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Aieta: Si discuta bene dei benefici e dei rischi dell’ecodistretto a Villapiana

Il consigliere regionale Giuseppe Aieta ha sottolineato la necessità di discutere, per bene, dei rischi e dei benefici di un ecodistretto a Villapiana, in un’area di ben 50mila metri quadrati.

«Questo distretto – ha spiegato – comprenderebbe una discarica di servizio per il tal quale; un impianto chimico per la separazione del secco dall’organico; un impianto di incenerimento di rifiuti urbani e speciali; un impianto di compostaggio e di trattamento dei fanghi ed una miriade di altre attività legate al trattamento di rifiuti solidi urbani e di quelli speciali. Ora, la crisi che su questo tema sta vivendo la Calabria impone soluzioni strutturali che facciano uscire la nostra regione dall’emergenza, ma siamo sicuri che Villapiana sia il posto giusto per un ecodistretto di questa portata? Siamo certi che la vocazione turistica di questa splendida cittadina della Magna Grecia non cozzi con discariche, impianti chimici e fanghi?».

«Vogliamo riflettere tutti insieme – ha proseguito – prima di fare danni irreparabili ad un territorio che ha i suoi punti di forza nei paesaggi, nelle spiagge, nelle meravigliose pinete? Mi permetto di dire al Sindaco di Villapiana che scelte di questo tipo vanno discusse, elaborate, condivise e non possono essere calate dall’alto e presentate come un fatto compiuto chiedendo al consiglio comunale semplicemente di ratificarle. Conosco il Sindaco di Villapiana e sono certo che munito di sagacia saprà rivedere la sua posizione che contrasta con i canoni della ragionevolezza. Se lo riterrà considero una prova di maturità ascoltare le ragioni dei cittadini ed io sono pronto, come consigliere regionale profondamente legato a Villapiana ed all’intera piana di Sibari, a dare il mio contributo come già mi è capitato di fare per Firmo».

«Sono stato assessore all’Ambiente della Provincia di Cosenza – ha spiegato – e in quell’epoca approvammo – all’unanimità- il primo Piano provinciale dei rifiuti dopo aver avviato una consultazione permanente con cittadini e associazioni. È opportuno, dunque, che si avvii una discussione di metodo e di merito che corregga il tiro rispetto ad un’impostazione che ritengo sbagliata. Vorremo che come per i pescheti di Firmo dove la proposta di realizzare una discarica è stata revocata, anche Villapiana continui a sentire il profumo del mare e della sua suggestiva e preziosa pineta e non olezzi nauseabondi». (rcs)