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Alessandro Crocco: «Vinitaly Usa 2024, l’eccellenza del vino italiano attraversa l’Oceano»

di ALESSANDRO CROCCO – i è appena conclusa la due giorni di “Vinitaly Usa 2024,” un evento di portata mondiale che ha evidenziato l’eccezionale ruolo del “Made in Italy” nel settore vinicolo e sottolineato l’indiscutibile importanza dell’export per la crescita economica dell’Italia.

Questo evento straordinario, tenutosi a Chicago, ha raccolto oltre 200 aziende vinicole italiane, mettendo in mostra una selezione di oltre mille etichette di vino, ciascuna delle quali incarna i valori distintivi del “Made in Italy” – qualità, tradizione e innovazione. La varietà e l’eccellenza dei vini italiani hanno impressionato il pubblico americano, confermando che il nostro Paese è un punto di riferimento mondiale nel settore.

L’impeccabile organizzazione di “Vinitaly Usa 2024”, grazie alla sinergia tra Vinitaly, l’International Wine Expo di Chicago e la Camera di Commercio Italo-Americana di Chicago, ha dimostrato come la precisione e la dedizione possano condurre a risultati straordinari. La partecipazione di aziende di diverse dimensioni è un esempio concreto di come le fiere possano essere un trampolino per le aziende italiane, specialmente quelle più piccole. Il supporto dei Ministeri degli Esteri e dell’Agricoltura, insieme ad Assocamerestero, ha dimostrato che il sostegno istituzionale è un fattore determinante per il successo dell’export vinicolo italiano.

Il vino italiano è una vera e propria eccellenza, famosa in tutto il mondo per la sua diversità e la sua qualità. Con oltre 540 vitigni autoctoni, l’Italia offre una vasta gamma di vini, ciascuno con una storia e un carattere distintivo. Questo patrimonio enologico è il risultato di secoli di tradizione e innovazione, una testimonianza vivente dell’arte millenaria che continua a evolversi e a stupire il mondo.

L’internazionalizzazione è una forza trainante per il successo delle aziende vinicole italiane e la partecipazione massiccia di piccole e grandi aziende a “Vinitaly Usa 2024” è un chiaro indicatore di come l’export sia un elemento cruciale per l’economia italiana.

La collaborazione tra il settore privato e le istituzioni è stata fondamentale per l’apertura di nuovi mercati e il sostegno alla crescita economica.

Questo settore promuove l’occupazione e rafforza l’immagine del “Made in Italy” in tutto il mondo. Gli Stati Uniti rappresentano un mercato fondamentale, in cui i consumatori sono alla ricerca di prodotti autentici e di alta qualità.

Un aspetto, in effetti, non mi è passato inosservato: la mancanza di una partecipazione più ampia da parte delle aziende vinicole calabresi. La Calabria, regione d’Italia con una tradizione vinicola antica e ricca, ha molto da offrire al mercato internazionale e ritengo, da esperto del settore che questa rappresenta un’opportunità persa.
Questa terra offre una varietà di vitigni autoctoni che producono vini unici, un luogo in cui le tradizioni millenarie si fondono con le innovazioni moderne, apprezzati sia a livello nazionale che internazionale. Il vino calabrese, con la sua forte personalità e profili di gusto distintivi, ha il potenziale per affascinare i palati di tutto il mondo.

L’Azienda Vinicola Librandi, l’unica realtà presente a “Vinitaly Usa 2024,” ha dimostrato l’importanza di portare l’eccezionale patrimonio enologico calabrese all’attenzione del pubblico internazionale.

Il mio augurio è che questa semplice constatazione possa fungere da sprone per spingere ulteriormente le aziende vinicole calabresi, sicuramente oggi meritevoli di questi mercati, a partecipare alle future edizioni di “Vinitaly Usa” e contribuire così a valorizzare il vino calabrese e il “Made in Italy” in tutto il mondo.

La diversità delle regioni vinicole italiane è uno dei nostri punti di forza e dovrebbe essere rappresentata in modo completo e accurato in manifestazioni di questo calibro. L’export vinicolo italiano continua a crescere, e la partecipazione di regioni come la Calabria rappresenta una straordinaria opportunità per diffondere ulteriormente l’apprezzamento dei vini italiani in tutto il mondo.

La Calabria, insieme alle altre regioni vinicole italiane, può contribuire in modo significativo a rafforzare la posizione dell’Italia come uno dei principali produttori e esportatori di vino al mondo. (ac)

(Alessandro Crocco è imprenditore e ceo ed esperto in Internazionalizzazione e attrazione investimenti esteri)