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Marcuzzo

Alfonso Marcuzzo è il nuovo segretario generale della FLC Cgil Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo

Prestigioso incarico per Alfonso Marcuzzo, che è il nuovo segretario della Flc Cgil Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo, succedendo ad Arnaldo Maruca, che va in pensione, al quale tutta la Cgil ha rivolto un sentito ringraziamento per il lavoro svolto, e che continuerà a dare il proprio contributo al sindacato  in altro ruolo.

L’elezione è avvenuta a Lamezia  Terme  alla presenza  del segretario  regionale della FLC, della segreteria della CGIL Area  vasta  ed in collegamento online della segreteria nazionale FLC.

«Se si vuole continuare ad esser la più grande organizzazione di massa – ha dichiarato Marcuzzo – si deve sempre di più fare sintesi nella pluralità di esperienze e di culture presenti nella società italiana, allargando gli spazi di partecipazione quale antidoto all’autoritarismo dilagante derivante dalla crisi della democrazia».

«Intendo ribadire a voi – ha aggiunto – la volontà di lavorare in uno spirito di collegialità e di coinvolgimento insieme all’attuale gruppo dirigente dell’area vasta. In questo momento la priorità deve essere tornare tra i banchi in presenza, perché l’anno scorso la didattica a distanza ha allargato le disuguaglianze sociali e territoriali. Ecco perché è essenziale, in questi giorni, chiarire tutti gli aspetti applicativi legati all’introduzione dell’obbligo di green pass che è ciò che ci consente di ripartire e riaprire in sicurezza, chiarire tutto ciò che gravita intorno all’inizio di quest’anno scolastico perché lasciato spesso alla libera scelta di ogni DS».

«Ritengo, altrettanto importante – ha proseguito – il tema delle risposte economiche. Poche quest’anno quelle messe in campo, soprattutto quello delle risorse che non garantiscono l’organico covid per tutto l’anno scolastico, organico attraverso il quale i dirigenti scolastici possono sdoppiare classi numerose, e quindi ridurre il numero degli alunni per classe e garantire quel distanziamento (anche se ora il metro di distanza è consigliato) che è fondamentale per fronteggiare l’emergenza pandemica che non sappiamo, appunto, quanto durerà ancora».

«Il mio auspicio – ha concluso Marcuzzo – è, che l’insegnamento in questo tempo pandemico, determini davvero quel cambio politico, soprattutto per quanto riguarda la scuola e la formazione, che porti a determinare un nuovo modello dell’istruzione, un modello di istruzione che considera la formazione un diritto delle persone e un investimento fondamentale come motore di sviluppo per il paese. Sembra che così non sia, molto probabilmente non lo sarà, la pandemia la si sta affrontando solo nell’emergenza, senza provare a dare risposta in termini strutturali. E’ necessario, quindi, un cambio di passo». (rcz)