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All'Unical presentato il Master di II livello in Mobilità Elettrica ed Economia Circolare

All’Unical presentato il Master di II livello in Mobilità Elettrica ed Economia Circolare

È stato presentato, all’Unical, il master di II livello in Mobilità Elettrica ed economica circolare, un progetto del Dimes, il Dipartimento di ingegneria informatica, modellistica, elettronica e sistemistica dell’Università degli studi della Calabria. 

Il master, che partirà il 20 maggio (le iscrizioni sono aperte fino al 30 aprile e sono ammessi sino a un massimo di 30 partecipanti), avrà una durata di nove mesi e mira alla formazione di esperti in “Gestione di sistemi e strutture per la mobilità elettrica e l’economia circolare”, profilo specificatamente studiato sulla base delle esigenze emerse durante il preliminare dialogo tra università e aziende. 

Proprio per la trasversalità degli argomenti, il master è aperto a laureati in chimica, fisica, matematica, statistica, economia, ingegneria, e informatica. Consentirà la frequenza anche a lavoratori, perché le lezioni saranno principalmente concentrate nei fine settimana e, in parte, usufruibili in remoto.

Alla tavola rotonda hanno partecipato, oltre al direttore del master, Gregorio Cappuccino e all’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Rosario Varì, Rosaria Succurro, presidente dell’ente ospitante; il condirettore del master Piero Guido, mobility manager dell’Unical; Aristide Vercillo Martino, dirigente investimenti e sviluppo di Ferrovie della Calabria e delegato dell’associazione Asstra; i vertici di Motus-E, il presidente Fabio Presti e il segretario generale Francesco Naso (in remoto); l’amministratore delegato delle aziende di Serragiumenta di Altomonte, Paolo Canonaco

«Per i programmi di sviluppo dell’energia verde, nei prossimi anni – ha evidenziato l’assessore regionale –ci sarà bisogno di professionalità qualificate e noi non possiamo che affidarci alle competenze delle università. I tecnici e i  manager che si occupano di energia, oggi sono ricercatissimi. In Calabria il nostro punto di riferimento è l’Unical che, in ambito regionale e nazionale, in questo settore è una vera eccellenza».

«Abbiamo scelto di organizzare questa tavola rotonda all’esterno dell’Unical, perché la nostra iniziativa è rivolta al territorio», ha spiegato il prof. Cappuccino, direttore del Meec.

«È indirizzata, infatti – ha aggiunto – ai potenziali corsisti del master, ma anche alle aziende, perché possano collaborare sinergicamente per uno scambio di expertise e avere a disposizione figure professionali con competenze all’avanguardia e varie, nello spirito dei “Patti territoriali per l’Alta formazione”, la misura del Mur che finanzia l’intero progetto. La mobilità elettrica e l’economia circolare sono tematiche complesse ma anche ricche di opportunità». 

«Sono estremamente orgogliosa di ospitare la presentazione di un master universitario così innovativo e importante, che candida il nostro territorio e l’Università della Calabria come punto di riferimento per l’innovazione e la sostenibilità nel settore dei trasporti», ha detto Succurro.

«Il settore della mobilità elettrica offre numerose opportunità di lavoro – ha aggiunto – a livello nazionale e internazionale, in aziende, enti governativi e istituti di ricerca e, pertanto, un master su queste tematiche è un investimento prezioso».

La presidente della Provincia ha ricordato anche l’importanza della previsione di 12 borse di studio da 20mila euro ciascuna, che saranno erogate  in tre tranche. Una iniziativa che ha lo scopo «di dare la possibilità ai più meritevoli di poter cogliere un’opportunità preziosa per la propria crescita individuale e per dare un contributo fattivo alla comunità e all’ambiente».

«Significativi gli elementi emersi durante il dibattito che ha visto la partecipazione di rappresentanti istituzionali e di attori circolari come Fabio Presti, ceo di A2A alla sua prima uscita pubblica come neo presidente di Motus-E, Francesco Naso, segretario generale dell’associazione, e Aristide Vercillo, dirigente di Fdc e delegato Asstra», ha detto ancora Cappuccino.

«Di impatto è stata la testimonianza di Paolo Canonaco, chiaro esempio di come le tecnologie di ultima generazione possano contribuire alla sostenibilità economica, oltre che ecologica, della produzione agricola di pregio – ha detto ancora il direttore del Meec –. Per quanto riguarda il master, stiamo procedendo alla sottoscrizione di accordi con aziende di grande levatura, come Ecosistem e il consorzio Full green, che racchiude Atm Milano, Atac Roma, Anm Napoli e Amts Catania».

«Come presidente di Motus-E – ha affermato Presti, – sono contento del nostro patrocinio, perché vogliamo trasferire in un dialogo formativo, i concetti che mettiamo a fuoco dal punto di vista dell’industria. Vogliamo raccontare e far capire quale direzione deve prendere il mercato e, allo stesso tempo,  aiutare a cavalcare questa trasformazione, a non subirla». 

A Motus-E, che è la principale associazione italiana per l’accelerazione del cambiamento verso la mobilità elettrica, aderiscono i principali marchi automobilistici, le industrie, i fornitori di energia, le imprese di servizio, i movimenti di opinione sulla sostenibilità ambientale e gli atenei

La Regione, ha detto l’assessore Varì, sta redigendo il Priec, il «Piano regionale integrato per l’energia e il clima» e «l’auspicio è di riuscire a portarlo in Consiglio, per l’approvazione, entro la fine dell’anno».

L’assessore ha ricordato che bisogna  rispettare gli impegni internazionali per la de-carbonizzazione, per raggiungere gli obiettivi 2030- 2050. In questo cambio di passo, il governo calabrese ha un ruolo primario. La programmazione vede già nell’immediato futuro la messa a disposizione di quattro specifiche misure incentivanti, destinate a cittadini, pubbliche amministrazioni e imprese.

Anche il dirigente delle Ferrovie della Calabria ha sottolineato l’importanza di mettere a disposizione del territorio professionisti dei vari ambiti dell’energia green, dalla progettazione, all’installazione, alla manutenzione, al riciclo delle batterie. Un aspetto quest’ultimo, ha detto Vercillo, in forte evoluzione.

«Come Ferrovie della Calabria  stiamo predisponendo un  progetto sul riciclo – ha spiegato – che presenteremo alla Regione, attraverso uno strumento della Commissione europea e della Bei (la banca europea per gli investimenti, n.d.r.), rivolto a imprese, regioni e comuni, a supporto degli investimenti in riqualificazione e rigenerazione». 

Durante il dibattito è stata prestata grande attenzione alle buone pratiche di Serragiumenta, 600 ettari di terre con produzioni enogastronomiche di alta qualità, video-sorvegliate, tra l’altro, da droni elettrici. Nata nel 1947, l’azienda ha iniziato il suo cammino green con la terza generazione.

«Nel 2005 abbiamo realizzato – ha raccontato l’ad Paolo Canonaco – i primi impianti fotovoltaici in Calabria; da un lato  ci interessava diminuire sempre di più l’impatto ambientale, dall’altro ci rendevamo conto di ottenere risultati economici importanti. Oggi la nostra azienda si sostiene esclusivamente sull’energia che produce. Utilizziamo macchine e mezzi agricoli elettrici e i nostri sistemi idrici funzionano in maniera eccellente e a costo zero».

«Serragiumenta – ha concluso – si è dotata, per realizzare tutto ciò, di un energy manager, «una figura indispensabile per andare verso il futuro».

Figure professionali che è necessario formare in Calabria, come farà il Dimes attraverso il Meec, «perché saranno sempre più importanti e sarebbe uno spreco importarle dall’estero». 

Anche l’università di Arcavacata, che è una cittadella che accoglie, tra studenti e lavoratori, circa 30mila persone, sperimenta la mobilità elettrica, ha testimoniato il professore Piero Guido, condirettore del Meec e mobility manager dell’Unical.

«Puntiamo sullo spirito di emulazione da parte del territorio rispetto alle nostre sperimentazioni, sul loro riverbero al di fuori del campus». 

 Il master è l’occasione giusta anche per questo aspetto. (rcs)