;
Cu u vid?

BADOLATO (CZ) – La rassegna “Cu u vid? – Artisti (sopravvissuti) in tempi di Covid”

Ha preso il via, a Badolato, la rassegna del Teatro del Carro di Badolato dal titolo Cu u vid? – Artisti (sopravvissuti) in tempi di Covid, in programma fino al 10 settembre.

La rassegna, ideata nell’ambito delle attività di produzione, organizzazione di eventi culturali e residenza MigraMenti riconosciute e sostenute dalla Regione Calabria, sdrammatizza ma, allo stesso tempo, è anche un modo per affrontare la crisi scaturita soprattutto per gli artisti, dall’emergenza sanitaria a causa del Covid: è la risposta alla voglia di teatro e di spettacoli sia da parte degli spettatori, sia da parte degli stessi teatranti, che per la maggior parte sono stati esclusi dal sostegno pensato dal Governo, vista la difficoltà del momento. In sintesi, dai teatranti un aiuto per i teatranti.

Inoltre, la programmazione ha voluto utilizzare location generalmente mai pensate per gli spettacoli dal vivo: a fare da scenario sono infatti scorci “nuovi” del borgo di Badolato, ma anche località della zona marina, che per tutto il mese di agosto e anche parte di settembre ospitano questi singolari appuntamenti all’insegna della voglia di normalità.

I prossimi spettacoli sono in programma domani, martedì 11 agosto, al Lido Caciaro, alle 21.45, con Carlo Gallo in Rema, Rema; il 16 agosto, alle 19.00, al Teatro Comunale, è in programma Badolato amore amaro, tratto dal romanzo di Andrea Fiorenza, con Francesco Gallelli. Il 19 agosto, alle 21.45, a Piazza San Domenico, lo spettacolo Atreo Aiello. Porci al mercato con Angelo Colosimo.

Il 21 agosto, alle 21.45, al Teatro Comunale, lo spettacolo Gli arrovesciati con Giorgio CardinaliCaterina MannelloRoberto Giglio. Il 31 agosto, alle 21.30, a Piazza Santa Maria, sarà la volta dello spettacolo Malamuri con Josephine Carioti e Sergio Schiavone.

Il programma si concluderà con una quattro giorni, dal 7 al 10 settembre al Teatro Comunale di Badolato marina con il Maestro internazionale della danza contemporanea, già direttore per quattro anni alla Biennale di Venezia, Virgilio Sieni e il suo laboratorio Sulla questione del gesto(rcz)