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Danilo Toninelli ed Elisabetta Barbuto

Barbuto (M5S): i demeriti di Salvini, l’azione di Toninelli in Calabria

La deputata grillina Elisabetta Barbuto ha commentato con una lettera la visita del ministro dell’Interno Matteo Salvini in Calabria a Soverato e Le Castella.

«Vorrei scrivere – dice l’on. Barbuto rivolgendosi ai calabresi – queste poche righe non tanto per ricordare a voi quanto sono sicura già sapete quanto per ricordare  a lui che una veloce passeggiata sulla jonica, due selfies ed un gelato insieme ai bagnanti, magari fa scena, ma non può  riuscire ad avere sui calabresi l’effetto del flauto dell’incantatore di serpenti.

«Immagino già, e d’altronde le esternazioni del Ministro Salvini ormai non lasciano molto spazio alla fantasia, che il comizio del suddetto, proseguendo nella linea che lo contraddistingue nella sua perenne campagna elettorale, avrà come oggetto il mantra  secondo cui anche per la Calabria come per l’Italia non è stato fatto nulla o quasi per colpa dei no del M5S e quel che è stato fatto, durante questo periodo di governo,  è merito suo e del suo partito promettendo , con i suoi prossimi “pieni poteri” scenari futuristici imminenti per la nostra zona jonica.

«Se oggi, tuttavia, il Sud , nell’ambito del contratto di programma ANAS/MIT e RFI/MIT, gode di una percentuale di investimenti di gran lunga superiore a quella stanziata dai governi passati (governi fra cui anche quelli cui era partecipe il nostro odierno turista agostano), NON è certo per merito del Ministro Salvini e della Lega,  bensì dell’attenzione e della sensibilità del Ministro Danilo Toninelli che, fin dall’inizio del suo mandato ha dichiarato l’intenzione di colmare il divario esistente fra le regioni del Sud e le regioni del Nord in tema di infrastrutture e servizi. Lo ha fatto concretamente il Ministro Toninelli in tutto il Sud ed in particolare in Calabria. Lo ha fatto con la collaborazione di tutti noi parlamentari calabresi del M5S che siamo stati costantemente in contatto con lui ed al suo fianco.

«Lo ha fatto risolvendo la problematica del Porto di Gioia Tauro che si trascinava da anni senza una soluzione; Lo ha fatto con lo stanziamento dei nove milioni per la continuità territoriale per l’aeroporto di Crotone in legge di bilancio e firmando la delega per indire la conferenza dei servizi per il relativo bando di gara; lo ha fatto , dopo essere stato personalmente a dicembre a Crotone ed avendo percorso la SS 106, facendo stanziare le somme per la progettazione della variante Crotone/Catanzaro; lo ha fatto sbloccando il cantiere della SS 106 nel tratto Roseto Capo Spulico/ Sibari nonostante la situazione economicamente precaria della società Astaldi che si è aggiudicata i lavori di esecuzione dell’opera; lo ha fatto quando è intervenuto perché l’ANAS si occupasse del ripristino di strade provinciali bloccate da tempo consentendo la restituzione delle stesse ai cittadini.

«E tanto altro avrebbe fatto il Ministro Toninelli se qualcuno non avesse deciso che stranamente il governo dovesse, pretestuosamente, collassare sulla TAV. Pretestuosamente, perché ben sappiamo che altri sono i motivi che hanno indotto il Ministro dell’interno alla scelta di interrompere l’esperienza di governo. Una scelta egoistica, calcolata e programmata, per capitalizzare nell’immediatezza il consenso che gli viene attribuito dai sondaggi e  che vuole riscuotere prima che la gente si accorga, come nella favola di Andersen, che il re è nudo. Una scelta effettuata, in verità, per bloccare la riforma del taglio dei parlamentari, per spianare la strada alle autonomie che aumenterebbero il divario tra nord e sud, per bloccare la riforma della Giustizia e l’entrata in vigore della normativa sulla prescrizione a gennaio. E contemporaneamente, come effetto collaterale gravissimo per noi calabresi, per bloccare l’incisiva azione dell’eversivo Toninelli che ha dato troppa attenzione al Sud ed ha cercato di garantirne il più ampio diritto alla mobilità ed infrastrutture funzionali e funzionanti.

«Ma oggi il Ministro Salvini arriverà (mai visto prima in un anno di governo sulla costa jonica calabrese ) con il salvagente, le pinne e la maschera, e da bravo turista simpaticone, probabilmente dopo aver fatto un bel bagno nelle acque azzurre dello Jonio, si esibirà con l’aiuto del consueto manipolo di fedelissimi che fa il pari del coro nelle tragedie greche e tenterà di convincervi dei meriti che non ha e della soluzione dei problemi che, modestamente, solo lui, il divino, l’eccelso, potrà risolvere grazie ai  pieni poteri che invoca quotidianamente.

«Per darvi lo spessore dell’interesse reale, ritengo doveroso narrarvi di come, nello scorso anno, allorchè ancora vi era un sottosegretario della Lega presso il MIT che aveva la delega proprio agli aeroporti, mi recai a parlargli della problematica dello scalo crotonese riscontrando un interesse pari allo zero assoluto. Ancora oggi un dubbio sorge spontaneo: sono stata io a non sapere esporre il problema del nostro isolamento o il mio interlocutore aveva altro cui pensare in quel momento ? Di sicuro la Calabria, ed in particolare la zona jonica, non era, e non è, se non per motivi puramente propagandistici ed elettorali, tra le priorità della Lega e ritengo che, plausibilmente, continuerà a non esserlo ancora oggi e domani. Meno male che subito dopo questo incontro deludente, il Ministro Toninelli intervenne per fare stanziare i nove milioni in legge di bilancio per l’aeroporto.

«In conclusione, miei cari conterranei, – conclude la lettera dell’on. Barbuto –  rivendico con orgoglio il lavoro fatto in questo anno e non consento a nessuno di attribuirsi meriti che non ha. Rivendico con orgoglio il lavoro fatto dal nostro Ministro Danilo Toninelli per la Calabria e per il Sud e vi ricordo che, se finalmente dopo anni di chiacchiere sterili sulle nostre infrastrutture, la tendenza è finalmente cambiata è merito esclusivo del lavoro del Ministro Toninelli e dei parlamentari del M5S che vivono quotidianamente la Calabria e sanno  di cosa parlano e per cosa combattono. Non fatevi incantare dal canto della sirena leghista. Ricordatevi che le sirene nascondevano Scilla e Cariddi. Ed era tragedia per gli sprovveduti naviganti». (rp)