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L'aricevscovo Fortunato Morrone

Benvenuto mons. Fortunato Morrone, nuovo Pastore della Diocesi di Reggio-Bova

Un grande giorno per la Chiesa calabrese: s’insedia ufficialmente stamattina (sabato12 giugno) il nuovo Arcivescovo della Diocesi di Reggio e Bova, mons. Fortunato Morrone. Il presule ha ricevuto sabato scorso a Crotone l’ordinazione episcopale con una solenne cerimonia. Stamattina alle 11 in Cattedrale prenderà possesso della Diocesi: la cerimonia sarà trasmessa in streaming sui canali social di Avvenire di Calabria in modo da permettere quell’ampia partecipazione popolare che le attuali restrizioni della pandemia limitano fortemente.

Per la sua missione pastorale mons. Morrone ha scelto come motto un versetto della lettera di San Paolo ai Corinzi: «Collaboratori della vostra gioia». Ha spiegato all’Avvenire di Calabria don Antonio Pompili, vicepresidente dell’Istituto araldico genealogico italiano, che con questa espressione «l’apostolo Paolo cerca di assolvere al compito di collaborare con Dio per favorire la gioia dei corinzi. Un programma di vita che vuole assumere anche monsignor Morrone nel suo porsi al servizio della Chiesa affidata alle sue cure pastorali». I riferimenti a San Paolo, però, non si esauriscono nel motto: anche nella scelta dello stemma episcopale, infatti, monsignor Morrone ricalca il legame inscindibile tra l’Apostolo delle genti e l’arcidiocesi reggino-bovese.

«Lo stemma di monsignor Fortunato Morrone si ispira a un preesistente stemma vescovile, al quale sono state apportate opportune modifiche e un’aggiunta di valore simbolico-teologico – ha detto don Pompili –. L’arma originaria di ispirazione, si trova in forma scultorea acroma con l’aspetto di uno scudo ovale accartocciato, sormontato da un cherubino, è precisamente quello di monsignor Francesco Marino (1682-1716), che fu Vescovo di Isola di Capo Rizzuto, città di origine di Morrone. Lo stemma di monsignor Morrone vuole richiamare attraverso la stilizzata raffigurazione del mare non solo i luoghi della sua origine, ma anche la sede che è chiamato a servire come arcivescovo, Reggio Calabria, punta estrema della penisola italiana, affacciata sullo stretto di Messina, circondata da un mare intenso e cristallino, da sempre crocevia di popoli, luogo di incontro e di scambi culturali. Il mare, nella vastità che esso naturalmente richiama, è simbolo dell’annuncio del Vangelo che Gesù risorto affidò ai suoi apostoli e ai loro successori, un annuncio che è per tutti i popol. Ed ecco, come anticipato, il riferimento a San Paolo: «Animato dal desiderio di portare a tutti questo annuncio, l’apostolo Paolo navigò tutto il Mediterraneo, per giungere infine a Roma, costeggiando Reggio, come testimoniato dagli Atti degli Apostoli: “Circumlegentes Devenimus Rhegium” (“Costeggiando giungemmo a Reggio” – Atti 28,13)».

Prima, alle 9.30 sarà ricevuto a Palazzo San Giorgio dal sindaco Giuseppe Falcomatà e incontrerà nel Salone dei Lampadari autorità, civili, politiche e militari, quindi, alle 11, la solenne concelebrazione eucaristica presieduta dallo stesso arcivescovo con la partecipazione dell’arcivescovo uscente, mons. Giuseppe Fiorini Morosini, il quale consegnerà il pastorale a mons. Morrone. (rrc)