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Museo pergamene Bianchi

BIANCHI (CS) – Inaugurata la nuova sede del Museo delle Pergamene “L.E. Accattatis”

È stata inaugurata, a Bianchi, la nuova sede del Museo delle Pergamene “L.E. Accattatis” Tracce di storia reale.

La manifestazione, di forte impatto sociale, si collega al Progetto Bianchi 200: Il Museo delle Pergamene mostra il suo fondo e l’atto costitutivo del Comune di Bianchi. L’iniziativa storico-culturale finanziata dalla Regione Calabria (Por Calabria 2014-2020 Fesr-Fse) è stata fortemente condivisa   dall’Università della Calabria, Dipartimento di Cultura, Educazione e Società.  

Sono intervenuti Gabriele Capone, Soprintendente Archivistico e Bibliografico della Calabria; dott. Salvatore Patamia Segretario Regionale del Ministero della Cultura IBAC; prof.ssa Rossana Adele Rossi, delegata Dipartimento di Culture, Educazione e Società Unical; prof. Pasquale Taverna, sindaco di Bianchi; prof. Rino Pascuzzo, vice sindaco; Mario Francisco Benvenuto, direttore Scientifico del Museo e Docente Unical; Aurora Skrame, PhD e ricercatrice del DiCES (UniCal). 

Una gremita sala, in conformità delle disposizioni anti-Covid ha fatto da cornice che per oltre due ore ha seguito con interesse la manifestazione. 

Presenti numerosi amministratori, ex sindaci di Bianchi, Arma dei Carabinieri, rappresentanti della scuola, associazioni e della Chiesa Cattolica. Presenti tra gli altri i sindaci di Pedivigliano, Panettieri e Scigliano. 

A rompere il ghiaccio è stato il prof. Benvenuto che ha salutato con gioia i partecipanti al tavolo dei lavori, e sottolineato come la passione, l’amore, la dedizione per la storia e la cultura possano essere un polo trainante per un paese.

Il segretario Regionale Salvatore Patamia ha affermato che si tratta dell’ «Unico Museo in Calabria, secondo in Italia», non solo di storia scritta ma anche illustrata. Pergamene del ‘400 che la famiglia Accattatis ha messo a disposizione di tutti, opportunità di leggere e sapere quello chi siamo stati. Pertanto “Porto di storia Patria non solo calabrese”. Un piccolo Borgo il Comune di Bianchi, del quale dobbiamo essere orgogliosi e riconoscere all’amministrazione comunale, sindaco Pasquale Taverna, per aver realizzato il museo e tramandato con amore passione e dedizione la cultura.

Il dott. Gabriele Capone, Soprintendente Archivistico e Bibliografico della Calabria ringrazia quanti sono impegnati per tramandare la storia, le radici la cultura (Scuola, Comune, Università) ha dichiarato che «con l’inaugurazione della nuova sede museale non siamo alla fine di un percorso ma, solo all’inizio e ci aspettano nuovi momenti più entusiasmanti».

Ringraziamenti affettuosi, il Soprintendente li ha riservati alla famiglia Accattatis che nel tempo ha avuto a cuore questa comunità, la cui generosità dimostrata a differenza di altre famiglie nobili, ha permesso a tutti di godere delle pergamene. Sottolinea che i documenti sono stati conservati bene da parte di illuminati sindaci e messi a disposizione della comunità.    Ricorda che l’interesse per le pergamene da parte dei Beni Culturali è iniziato nel lontano 1986, quando la dott.ssa Baldasssarre avviò la catalogazione.

Merito di questa amministrazione di non essersi chiusa, ma di aver avviato un percorso virtuoso aperto alla collaborazione con altri soggetti (Unical) per valorizzare il fondo. «La Memoria, che va oltre il tempo – avverte Capone – senza di questa si creano (Capitale della cultura) delle cattedrali e splendidi esempi monumentali ma privi di ogni connessione storica. Lacuna da colmare presto per evitare il peggio. Oggi, non autocelebrazione, ma Museo che va oltre. Pensare a un “Centro di Studi Paleografico” una palestra, un laboratorio dove i giovani possano trovare aspirazione e sbocchi professionali». 

La prof.ssa Rossana Adele Rossi ha portato i saluti del direttore Roberto Guarasci, del Dipartimento Di Culture Educazione e Società dell’Unical e ricordato come questa per Statuto è radicata sul territorio.

Il sindaco Taverna, ha sottolineato le difficoltà di promuovere la cultura e aggiunto come Bianchi è diventata «forza culturale» grazie alla famiglia Accattatis. Aggiunge di essere orgoglioso di aver iniziato nel luglio 1984, grazie alla lungimirante proposta del compianto Cavaliere Luigi Elvio Accattatis il percorso che oggi vede protagonista la comunità di Bianchi che si pregia di custodire nel suo Museo le pergamene del ’400 cui ogni sindaco ha dato il suo contributo.

Rino Pascuzzo ha ripercorso le tappe della nascita del Museo delle Pergamene e sottolineato che oggi si è dotato di Statuto, Regolamento e riconosciuto a livello Regionale e nazionale. 

Mario Benvenuto diretto scientifico del Museo ha posto l’accento sui beni culturali e sull’importanza delle pergamene e come possono contribuire allo sviluppo del paese. Avvio con un video e poi si è soffermato sulla storia delle pergamene ed illustrato il progetto cui ruota attorno alla pergamena con il contributo dell’Unical.

L’arch. Skrame si è soffermata sul valore delle pergamene base per far rivivere e trasferire la storia di molte culture, famiglie e vita di personaggi. Il logo del museo è stato ricavato dalle pergamene dell’Imperatrice Costanza legatissima alla vicina Abbazia Santa Maria di Corazzo.

Emozionante il momento della benedizione per mano di Don Giuseppe Trotta seguito dal taglio del nastro da parte del dott. Capone e dalla vedova Accattatis. 

Unanime il commento che Bianchi possiede un patrimonio storico-culturale di prestigio nazionale e forse oltre (gli studi lo diranno) da trasmettere ai posteri per riappropriarsi delle proprie radici ed occasione di nascita di laboratori di paleografia e mettere in luce secoli di storia. 

Le pergamene e i documenti che si trovano nel Museo di Bianchi, (un fondo documentale inedito di ca. 400 tra documenti e pergamene antiche che abbracciano un arco temporale tra il 1100 e il 1850 della nostra era), tracciano, pertanto, la relazioni nel marco storico-sociale e religioso che i calabresi hanno mantenuto con i dominatori (pergamena Carlo V di Spagna privilegi del 1536) il cui studio, è di particolare interesse per la storia locale ed europea (privilegi di Re Ferdinando IV a Don Giuseppe Accattatis, 1602).  (rcs)