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BOVALINO (RC) – Il libro “La grammatica italiana espressa in versi dialettali ad uso delle scuole elementari” di Vincenzo Guerrisi Parlà

Ci sono libri che, anche dopo la morte del loro autore, vedono lo stesso la luce. È il caso del libro La Grammatica espressa in versi dialettali ad uso delle scuole elementari di Vincenzo Guerrisi Parlà, poeta, scrittore e Maestro di Bovalino, di cui ricorre, il 16 marzo, il decennale della sua scomparsa.

Il libro, edito da Pellegrini Editore, ha visto la luce grazie alla figlia, Marinella Guerrisi Parlà, che è anche presidente dell’Associazione Vincenzo Guerrisi Parlà.

Si tratta di «un’opera degli anni ’50 – si legge sul sito di Pellegrini Editore – ed è stata e pensata dall’autore su ispirazione della propria esperienza di insegnante, fatta con i bambini delle scuole elementari e con gli adulti analfabeti (nei progetti di Alfabetizzazione dell’UNLA), i quali, a quel tempo, non conoscevano l’italiano che consideravano quasi una lingua straniera…».

«L’opera, che è postuma  – si legge ancora sul sito di Pellegrini Editore –  si pone, tuttavia nel contesto del dibattito storico-
linguistico-letterario del suo tempo che è quello che vede l’Italia, ancora, “flagellata” dall’analfabetismo. La Grammatica, che riguarda il programma che si svolge nell’insegnamento elementare, si sostanzia nella spiegazione delle nove parti del discorso; le parti  variabili (nome, articolo, aggettivo, verbo, pronome) e le parti invariabili (avverbio, preposizione, congiunzione e esclamazione)».

«Segue – si legge sul sito di Pellegrini Editore – “l’analisi della Proposizione” – soggetto-predicato-complementi. Le regole della grammatica italiana, che vengono spiegate in versi dialettali, trovano applicazione negli esempi in versi in lingua italiana, in una sorta di lezione in classe agli scolari. Gli esempi in lingua italiana sono costituiti da filastrocche pedagogico educative che non appartengono alla cultura popolare ma che nascono all’uopo dalla fantasia dello stesso autore che è poeta e scrittore. La grammatica è preceduta da un componimento in versi in lingua italiana che riguarda l’alfabeto. Le intenzioni dell’autore erano quelle di concretizzare in versi scritti le spiegazioni della Grammatica italiana fatte a scuola, affinché potessero essere recepite simpaticamente da tutti i lettori… e, soprattutto, non come un pesante obbligo scolastico».

«… La cifra del personaggio – si legge ancora – è la sua generosità e la sua disponibilità a mettere in comune con gli altri il sapere che possiede, senza gelosie, senza alterigia, senza prosopopea, ma offrendo a tutti gli strumenti di apprendimento che ritiene più appropriati per veicolare concetti e idee che valuta possano essere utili agli altri… “Guerrisi usa il dialetto nell’insegnare, per poi  trasporlo, oggettivarlo, nei versi della sua Grammatica, la quale diviene sia manuale che opera letteraria”». (rrc)