CORALE ADESIONE IN TUTTO IL PAESE ALLA CORAGGIOSA DENUNCIA DELL’IMPRENDITORE REGGINO NINO DE MASI ;
Nino De Masi

CARI MATTARELLA E DRAGHI, VENITE QUI
LO STATO IN CALABRIA CONTRO LA MAFIA

di ANTONIETTA MARIA STRATI – Come non condividere e sostenere l’accorato e coraggioso appello dell’imprenditore calabrese antimafia Nino De Masi? Il quale ha un sogno: che la Calabria torni «ad essere al centro dell’attenzione delle Istituzioni. Desidero che i Calabresi possano tornare ad avere speranze, opportunità e il diritto di vivere in una terra “normale”». Una cosa possibile ma, per farlo, servono le Istituzioni, serve che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e il premier Mario Draghi vengano in Calabria, a far sentire la forte presenza dello Stato «contro il malaffare e la ‘ndrangheta».

L’imprenditore, che vive sotto scorta da 10 anni, ha lanciato l’appello tramite il quotidiano Domani, ai massimi esponenti della politica, chiedendo di giungere nella nostra regione «per far sentire la vostra vicinanza e quello dello Stato Italiano, a noi che abbiamo affidato le nostre vite e quelle nostre famiglie alle istituzioni». Un appello, che è stato rilanciato anche nel corso della trasmissione Otto e mezzo, condotta da Lilli Gruber.

Insomma, la Calabria ha fame di legalità e, come già scritto da De Masi, non è «possibile lasciare sulle sole spalle delle istituzioni locali, procure della Repubblica e forze dell’Ordine, che stanno facendo un lavoro enorme di eccellente livello investigativo, la responsabilità di contrastare le cosche più potenti al mondo?». Non si può, e proprio per questo serve l’intervento dello Stato in «una emergenza che troppe volte lo Stato ha sottovalutato», come dichiarato dal presidente della Commissione antimafia, Nicola Morra, al termine della visita ispettiva svoltasi a Catanzaro, a Vibo e a Reggio Calabria.

«Pertanto – ha dichiarato Morra – dopo decenni di dimenticanze, mi verrebbe da pensare volute, allora ci si scopre con un arretrato importante non tanto in termini di fascicoli o procedimenti quanto di attività di indagine da promuovere. Questo è un territorio che per decenni è stato abbandonato al controllo da parte della criminalità organizzata ‘ndranghetista. Evidentemente qui lo Stato è rappresentato dalle strutture di ‘ndrangheta».

Anche la segretaria della Commissione Antimafia, la deputata di Fratelli d’Italia, Wanda Ferro, ha ribadito che «la politica dev’essere una cosa che impegna tutti. Ogni cittadino deve scendere in campo e metterci la faccia per dare dimostrazione che lo Stato siamo tutti noi, ognuno per la sua parte».

Sull’appello di De Masi, è intervenuto anche il deputato de L’Alternativa c’è, Francesco Sapia, chiedendo che «l’intero governo e il Parlamento pongano la massima attenzione sulla Calabria, in cui tanti cittadini onesti resistono alle richieste, alle intimidazioni e alle pressioni della ’ndrangheta e quindi meritano risposte concrete sul piano legislativo, amministrativo e della sicurezza».

«De Masi ha perfettamente ragione – ha proseguito Sapia – nel senso che ai livelli più alti della politica nazionale non si parla più di ’ndrangheta e delle altre mafie, della loro pervasività e dell’inquinamento del mercato e dell’economia che esse producono in Calabria e nelle altre regioni, specie del Nord ricco e industrializzato».

«È fondamentale – ha evidenziato – che il Capo dello Stato e il presidente del Consiglio dei ministri raccolgano l’appello di De Masi e vengano in Calabria, anche per testimoniare la vicinanza dello Stato ai magistrati, ai prefetti, alle forze dell’ordine, agli amministratori e ai cittadini impegnati in prima linea nella lotta alle cosche, nonché – conclude Sapia – per assumere l’impegno concreto di aiutare la regione a svilupparsi nella legalità e nella certezza del diritto, soprattutto in questa delicata fase di pandemia, nella quale dovranno essere spesi in maniera trasparente e proficua i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza».

«Anche noi, come l’imprenditore antindrangheta Antonino De Masi, chiediamo che il Capo dello Stato e il presidente del Consiglio vangano al più presto in Calabria, per dare un segnale potente alle cosche che volevano uccidere il testimone di giustizia e ai gruppi criminali che credono di poter condizionare lo sviluppo economico della regione con la violenza contro le persone e le regole» hanno dichiarato i deputati del Movimento 5 StelleGiuseppe d’IppolitoPaolo Parentela.

«Come De Masi ha puntualizzato nel suo appello – hanno spiegato – lanciato tramite l’informazione nazionale, c’è una Calabria onesta e coraggiosa, maggioritaria, che resiste, lavora e investe sul territorio. Questa Calabria merita un’attenzione e una presenza dello Stato molto più concrete ed incisive, sul presupposto che la ’ndrangheta fa danni enormi: monopolizza spesso l’economia della regione, determina emigrazione crescente, svuota i territori e costringe a continui commissariamenti delle amministrazioni pubbliche e dei servizi indispensabili, a partire da quelli sanitari».

È il momento – hanno rimarcato i due deputati – di alimentare in Calabria una rivoluzione possibile nel segno della legalità, della trasparenza e della sicurezza, di cui i vertici dello Stato devono farsi carico e cui noi già diamo il nostro contributo insieme all’intero Movimento 5 Stelle, che ha nel proprio Dna il riscatto del Sud, la tutela dei diritti e il rispetto delle regole e delle persone che lottano contro le mafie».

«Oggi stesso – hanno concluso D’Ippolito e Parentela – coinvolgeremo il presidente Conte per sostenere in ogni modo l’iniziativa di De Masi, che punta a riaccendere i riflettori sui bisogni più urgenti della Calabria, anche per quanto concerne la difesa delle risorse del Pnrr dai tentacoli della ’ndrangheta». (rrm)