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Il convegno-dibattito su "Il fico di Calabria tra tradizione e export"

CASTROLIBERO (CS) – Il convegno-dibattito su “Il fico di Calabria tra tradizione e export”

Domani pomeriggio, a Castrolibero, alle 18, nella ex Chiesa San Giovanni, il convegno-dibattito su Il fico di Calabria tra tradizione e export, organizzato nell’ambito della prima edizione del Festival del Fico, finanziato dalla Regione Calabria, in partenariato con la locale Pro Loco, Parco S.O.S. Art Sas e ‘Maccaroni Chef Academy’.

Dopo i saluti istituzionali del sindaco della città cosentina, Giovanni Greco, dell’assessore alla cultura, Nicoletta Perrotti, e di Sergio Chiatto della commissione cultura, relazioneranno, moderati dalla giornalista, Fabrizia Arcuri, Anna Garofalo, presidente del Consorzio di tutela ‘Fichi di Cosenza Dop’, Francesco Citino, presidente di CNA Cosenza, il presidente di Coldiretti Calabria, Franco Aceto, e Lucio Di Gioia, del Cda Gal STS, Savuto, Tirreno e Serre cosentine. 

Nell’ambito del convegno, interverranno, poi, il presidente della Camera di commercio bruzia, Klaus Algieri, e il vice sindaco di Castrolibero, Orlandino Greco. Le conclusioni sono state affidate all’assessore regionale alle politiche agricole, Gianluca Gallo. 

Un’iniziativa che va a chiudere una tre giorni ricca di gusto, tradizioni culinarie e storia con un unico filo conduttore: il fico. Frutto simbolo di conoscenza, abbondanza e fecondità, così come citato nell’Antico Testamento. L’origine della coltivazione del fico risale al tempo della Magna Grecia. Un documento, risalente all’età murattiana, riporta come i fichi di Cosenza “venivano già esportati al di fuori del Regno di Napoli”. Si hanno notizie del commercio dei fichi secchi in Calabria a partire dal ‘500 quando, nell’opera ‘Descrittione di tutta Italia’, lo storico bolognese Leandro Alberti, soffermandosi sui luoghi visitati, cita i fichi come una tra le colture agricole più diffuse della provincia bruzia. 

L’evento, così come tutto il ‘Festival del Fico’ è organizzato nel rispetto delle norme anti Covid – 19. Per partecipare agli incontri, verrà richiesto il Green Pass, la distanza interpersonale di almeno un metro e l’utilizzo della mascherina per la protezione delle vie respiratorie. (rcs)