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virtuale è reale

CATANZARO – Il 20 aprile la presentazione del libro “Virtuale è reale”

È in programma, per martedì 20 aprile, su Youtube, alle 11, la presentazione del libro Virtuale è reale di Giovanni Grandi.

L’evento è stato organizzato dal Corecom Calabria in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale della Calabria e l’Associazione Parole O_Stili.

All’evento, che servirà anche a ufficializzare l’adesione del Co.re.com. Calabria al Manifesto, parteciperanno l’autore del libro, la dott.ssa Rosy Russo, presidente e fondatrice di Parole O_Stili, Francesco Pira, professore di Sociologia dei processi culturali e comunicativi dell’Università di Messina, e la prof.ssa Lucia Abiuso, Referente P.n.s.d. per l’Ufficio scolastico regionale della Calabria.

L’introduzione sarà a cura dell’avv. Antonino Mallamaci, funzionario del Co.re.com., mentre sarà incaricato delle conclusioni l’avv. Rosario Carnevale, direttore dello stesso Ente.

I dieci principi contenuti nel Manifesto della Comunicazione Non Ostile, da quella realizzato, vengono approfonditi e sviluppati nel libro, con un linguaggio che si mantiene chiaro e comprensibile per puntare soprattutto a un pubblico di bambini e adolescenti. 

Parole O_Stili, con sede a Trieste, opera in campo nazionale ormai da anni, e ha elaborato un progetto per ridefinire lo stile con cui si sta sul web e per responsabilizzare gli utenti a scegliere con cura le parole, partendo dal presupposto che in particolare i social network rappresentano luoghi virtuali in cui tuttavia si incontrano persone reali. 

Il Manifesto della Comunicazione Non Ostile, il cui primo principio recita “Virtuale è reale – Dico e scrivo in rete solo cose che ho il coraggio di dire di persona”, è il frutto di un lavoro di partecipazione collettiva cui hanno contribuito esperti della comunicazione, del marketing, del giornalismo, nonché  utenti e appassionati del Web.

Il Co.re.com. Calabria, dal canto suo, in linea con i desiderata dell’Agcom, ha da tempo intrapreso azioni finalizzate ad ampliare lo spettro del suo intervento da quelli tradizionali ai nuovi Media e alle nuove tecnologie digitali. Il loro utilizzo, diffusosi capillarmente anche per l’avvento della pandemia, è certamente segnato da aspetti positivi in tanti campi, ma anche da rischi e pericoli che vanno messi in luce specialmente presso le giovani generazioni. (rcz)