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panchina rossa a Catanzaro

CATANZARO – L’IC Pascoli Aldisio ha la sua panchina rossa dedicata a tutte le donne vittime di violenza

L’Istituto Comprensivo “Pascoli Aldisio” di Catanzaro ha la sua panchina rossa dedicata a tutte le donne vittime di violenza, realizzata e ideata da Vincenzo, Sofia, Federica, Aurelia, Giorgia e Maria Eugenia, studenti della classe 3D.

Nella panchina, simbolo di un percorso di sensibilizzazione verso il femminicidio e simbolo del posto occupato da una donna che non c’è più, portata via dalla violenza, sono riposte un paio di scarpette da ginnastica rosse, non un décolleté con tacco a spillo, ma scarpe di moda tra le giovanissime, perché loro saranno le donne del domani e i loro compagni, in cui è stato riposto quel piccolo seme della speranza, i futuri uomini.

Ad incorniciare il tutto, i cartelloni con le loro frasi incisive e le riflessioni, che sembrano un monito per gli adulti.

Matteo, con la sua sensibilità, raccoglie su un filo rosso, che incornicia il cartellone, la storia e i simboli più salienti dell’istituzione di questa giornata.

Doristella disegna scarpe rosse e ribadisce che «la dignità è un diritto non un’opportunità», Adriana scrive che «l’amore rende felici e riempie il cuore, non rompe costole e non lascia lividi sulla faccia». Invece Vittoria ci ricorda che la «la libertà di una persona finisce quando inizia quella di un’altra, che sia donna o uomo». 

Raffaele, conclude con una profonda considerazione su cui tutti siamo chiamati a riflettere, affermando che «viviamo in una società che insegna alle donne a difendersi dalla violenza, invece di insegnare agli uomini a non violentare le donne».

Il Dirigente Scolastico, èrof. Raoul Elia, elogiando l’impegno e la sensibilità degli alunni dell’Istituto da lui diretto e l’attenzione dei docenti nel promuovere anche queste attività rivolte alla società odierna, ribadisce come l’IC Pascoli Aldisio, cogliendo anche l’importante messaggio del Ministro dell’Istruzione, educhi al rispetto. Il Dirigente, durante un momento di condivisione nei corridoi della Scuola Secondaria, dove la panchina resterà esposta, rivolgendosi ai ragazzi e ai docenti conclude questo momento celebrativo sostenendo che: «per migliorare la nostra società bisogna investire sui giovani, i futuri uomini e donne e noi tutti, attraverso la loro forza, dobbiamo credere in un mondo migliore». (rcz)