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Affisisoni a Catanzaro: molte sono abusive

CATANZARO – Serraino e Barberio in Consiglio comunale: stop a pubblicità abusiva

I consiglieri comunali Tommaso Serraino e Antonio Barberio sono promotori di un’azione per bloccare la pubblicità abusiva che non porta alcun beneficio al Comune di Catanzaro.

«Crediamo – scrivono in una nota – sia giunta l’ora, dopo l’approvazione dell’ultimo piano generale dei mezzi e degli impianti pubblicitari che ancora oggi risulta infruttuoso e dopo anni di inerzia sull’argomento, che questa nuova amministrazione ponga finalmente fine al fenomeno dell’abusivismo pubblicitario; un fenomeno di diffusa illegalità che fa perdere, ogni anno, alla nostra città, e dunque ai cittadini tutti, centinaia di migliaia di euro che potrebbero, specialmente in questo momenti di difficoltà economica per l’ente, essere diversamente ben utilizzati.
«Una buona parte degli impianti pubblicitari di grande formato presenti per le vie cittadine – spiegano i consiglieri – non è infatti in regola con le imposte dovute e soprattutto una buona parte di questi risulta essere priva di qualsiasi tipo di autorizzazione. La scorsa amministrazione comunale ha deliberato il nuovo piano generale dei mezzi e degli impianti pubblicitari, ma allo stesso tempo e da allora, non essendo a quest’ultimo seguita tutta una serie di altre determinazioni necessarie per ripristinare, nel merito, la piena legalità e il recupero delle ingenti somme di denaro, nulla è cambiato. E questo nonostante i proclami sbandierati.  Dopo anni, così come anche la Corte dei Conti ha nel tempo evidenziato e sollecitato, è dunque necessario procedere ad una seria ricognizione del fenomeno abusivo, capendo che tipo di lavoro in questi anni è stato svolto, e procedere alla redazione del bando, o dei diversi bandi, per l’assegnazione delle diverse aree contestualizzate in città. Porteremo subito – concludono i consiglieri – in commissione la questione. Chiedendo a tutti i gruppi e a tutti colleghi una collaborazione seria nell’interesse di tutta la città». (rcz)