A Cirò s’inaugura il Borgo Antico Wine Restaurant

Domani, nel cuore del centro storico di Cirò, alle 20, s’inaugura il Borgo Antico Wine restaurant.

L’edificio, circa 100 metri quadri, che ospiterà ed animerà questa nuova scommessa quasi tutta al femminile guidata da Danila Renzi, è anch’essa traccia di tante belle storie vissute, familiari e di impresa e che, andando a ritroso nei secoli, riporta con molta probabilità alle antiche stalle del Castello, così come un’attuale nicchia adibita a cantina, ricavata sotto il primo pavimento riemerso, lascerebbe dedurre.

Di proprietà sin dagli anni ’70 della Famiglia Scigliano che lo aveva acquistato di rientro come tani corregionali da un lungo ed importante periodo di emigrazione per lavoro in Germania, per quasi mezzo secolo il palazzo è stato sede di un frequentato negozio di abbigliamento, corredo e confezioni dell’epoca degli stessi Scigliano che hanno saputo condividere un innato spirito di impresa.

L’immobile è stato quindi ereditato e poi oggetto di recente riqualificazione architettonica, funzionale e di interior design su iniziativa entusiasta dei figli Pina ed Enrico che, avvocato l’una e commercialista l’altro, hanno deciso così di rimettersi nuovamente in gioco, ripensando la loro stessa formazione, vocazione e professione ed il senso intimo di un impegno sociale, di ritorno (come i loro genitori), di recupero, di memoria ed anche di sviluppo eco-sostenibile nella propria terra natia, da rileggere, vivere e proporre quindi con animo e occhi del tutto nuovi.

Il locale, tra l’altro, è il punto di partenza migliore per fare delle passeggiate esperienziali in tutto il perimetro di quello che è un vero museo a cielo aperto a 350 metri sul livello del mare ed affacciato su tutti i limitrofi comuni dell’entroterra crotonese. L’obiettivo è anche quello di diventare punto di riferimento della sempre più crescente rete di ricettività diffusa locale e territoriale.

È, infatti, a poche decine di metri da Porta Mavilia all’ingresso della Città e dal Bastione Cannone, raggiungibile attraversando il dedalo di viuzze e vicoli; a pochi minuti dall’emblematica Piazza delle Libertà e della Legalità che qualche anno simbolicamente sanciva il riscatto identitario e culturale di questa comunità e delle sue istituzioni pubbliche; dalla restaurata Casa Natale del matematico Luigi Lilio inventore del Calendario e da quella di San Nicodemo; a meno di 200 metri dal famoso Palazzo dei Musei, palazzo storico appartenente alla famiglia Zito, in Piazza della Repubblica, che custodisce al suo interno il Museo Nazionale Luigi Lilio, inaugurato nel giugno 2010 dall’allora sindaco Mario Caruso alla presenza dello Scienziato Antonino Zichichi, il Museo del vino e della civiltà contadina ed il Museo dedicato a Giano Lacinio, il teologo francescano che nel ‘500 ha rivoluzionato l’alchimia e per questo anch’esso, insieme al coevo Lilio, inserito tra i Mid della Calabria, molti dei quali (come quelli citati) ereditati e custoditi proprio nella provincia di Crotone. (rkr)

CROTONE – Giovedì si presenta il libro di Igor Colombo

Giovedì 20 giugno, a Crotone, alle 17.30, alla Casa della Cultura, sarà presentato il libro Sarà l’aurora – La mia lotta contro il cancro di Igor Colombo ed edito da Grafichéditore.

L’evento,  come spiega una stessa nota inviata alla stampa dal Comune di Crotone, Assessorato alla cultura, rientra nella rassegna culturale Autori d’estate che, annualmente, si svolge quale appuntamento fisso nella città pitagorica. Ad inaugurare la rassegna sarà il libro di Igor Colombo che racconterà alla città di Crotone la sua esperienza di lotta contro questa brutta malattia che lo ha colpito.
Relatori dell’evento che affiancheranno l’autore lametino saranno, il sindaco della città di Crotone, Vincenzo Voce, l’attivista politica Paola Turturo, la dottoressa Tullia Plantera, primario oncologia facente funzioni, Giovanni Marsala presidente dell’Associazione “Vivere sorridendo” a moderare il tutto sarà l’addetto stampa del Comune di Crotone dott. Francesco Vignis.
Così come è avvenuto per Lamezia Terme, i proventi del libro saranno donati dall’autore al reparto di oncologia dell’ospedale San Giovanni di Dio di Crotone. (rkr)

Città Visibili alla scoperta di Santa Severina

di ANNA MISURACA – Continuano gli itinerari delle Città Visibili tra i paesi da scoprire, o riscoprire, nella nostra Calabria. Santa Severina, in provincia di Crotone, di origine bizantino-normanna era già annoverata, con il nome greco di Siberene, come città dell’Enotria nel V secolo a.C. mentre il nome Santa Severina è successivo al X secolo d.C. Comincia così il racconto della nostra pregevole e preparatissima guida, la dottoressa Alessandra Scanga, storica dell’arte, che durante il percorso ci fa notare i calanchi, tipici del Marchesato che attraversiamo, a metà strada tra il mare Ionio e i monti della Sila, e su cui svetta Santa Severina, al centro di un verdeggiante paesaggio collinare, percorso dal fiume Neto.

La base rocciosa che la sorregge fa assomigliare il paese a una grande nave di pietra. Giunti in Piazza del Campo, al centro di uno dei paesi più antichi della regione e meritatamente incluso tra i Borghi più belli d’Italia, la nostra visita parte dalla Cattedrale dedicata a Santa Anastasia, fatta erigere da Ruggero di Stefanunzia tra il 1275 e il 1295. L’interno presenta tre navate, separate da arcate sorrette da pilastri affrescati. Di notevole interesse sono il mobile del coro del XVIII secolo e l’ambone in marmi calabresi, risalente alla seconda metà del XVII secolo, che contiene una tavoletta centrale marmorea rappresentante Gesù tra i dottori della Chiesa.

La Cattedrale è stata rimaneggiata nel corso dei secoli, tranne il portale principale, ma il Battistero annesso, di epoca bizantina, si mantiene nella sua struttura originaria ed è, insieme alla Cattolica di Stilo, la sola testimonianza diretta e integra dell’architettura bizantina in Calabria. L’interno è davvero suggestivo ed è costituito da “una semplice cupola, attorno alla quale corre un atrio”, retta da otto colonne, di diverso diametro, delle quali sette sono in marmo granito”, presumibilmente prelevate da antichi edifici di Santa Severina risalenti ad epoche diverse. Si scorgono, inoltre, resti di affreschi bizantini databili tra il X ed il XII secolo, purtroppo poco evidenti. Proseguiamo la nostra visita con il Castello di S. Severina, che racchiude secoli di storia: venne realizzato su un kastron bizantino e nell’ XI secolo per volere del Re Roberto il Guiscardo, subendo, nei momenti storici successivi, modifiche angioine e aragonesi, fino a quelle feudali ad opera della nobile famiglia dei Carafa, nel XVI secolo.

Successivamente, il castello fu abitato dai vari feudatari che ne vennero in possesso. Ai Carafa seguirono i Ruffo, gli Sculco e i Greuther, che ingentilirono la fortezza con volte a padiglione dipinte e decorate. Il maniero presenta un mastio quadrilatero e quattro torri cilindriche angolari e ha le caratteristiche della fortezza-dimora. Con il suo aspetto austero e la protezione di cinte bastionate, su cui la nostra guida Alessandra ci fa notare i vari interventi nelle diverse epoche, la sua posizione arroccata lo rendeva un’attenta sentinella sulla valle del fiume Neto. All’interno del castello ammiriamo dei bellissimi saloni decorati a stucchi e affreschi barocchi, alcuni dei quali opere del pittore Francesco Giordano, risalenti al 1700.

Restiamo estasiati davanti al “Carro di Selene” e a “La Storia” con la penna in mano sui soffitti e a tutti i dettagli negli angoli finemente decorati; un brivido ci percorre la schiena nella Sala della Cappella in cui è raffigurata la Croce dell’Arcadia: sul soffitto sono raffigurati puttini con lance e palme, simbolo del martirio, poiché in questa sala Andrea Carafa, per imporre il suo potere su S. Severina, fece uccidere alcuni bambini che gli avevano portato dei doni. Il Castello oggi ospita una serie di musei e di mostre temporanee di notevole interesse; in un incastro “a scatole cinesi” spiccano il Museo Archeologico, dedicato a tutte le presenze storiche rinvenute in città, il Museo del Costume storico, il Museo della Lirica, nato grazie al noto appassionato di  lirica Amedeo Fiumana, di cui porta il nome, collezionista di abiti ed oggetti di scena, cimeli di vario ordine, effetti personali e rare testimonianze di dive e divi come Renata Tebaldi, Mirella Freni, Mario Del Monaco, Beniamino Gigli, Giuseppe Di Stefano e ampie sezioni dedicate al soprano Maria Callas e al basso più alto del mondo (1,94 m di altezza) Plinio Clabassi.

Abbiamo avuto modo di visitare, infine, anche la bellissima mostra temporanea “Frammenti di Memorie. Fotografie rubate al telefono” di Emilio Arnone e di ammirare il plastico della chiesetta bizantina in miniatura di S. Filomena, nota come Chiesa del Pozzoleo, risalente al XII secolo: una leggenda narra che la parte inferiore fosse adibita a pozzo e successivamente trasformata in cripta, dopo il miracoloso salvataggio di un bimbo caduto nel pozzo.

Non dimentichiamo, infine, che il Castello di Santa Severina è sede del “Centro Documentazione Studi Castelli e Fortificazioni Calabresi” con numerosi esaustivi cartelli illustrativi e foto degli stessi. Dopo le meraviglie dell’arte, in tutte le sue sfaccettature, un gustosissimo pranzo ci attende al Resort di Belvedere Spinello “Villa Maria”, dove veniamo accolti con grande cortesia e disponibilità da tutto lo staff. Un’altra giornata da incorniciare… (am)

ISOLA CAPO RIZZUTO (KR): Presto i lavori per realizzare il Polo dell’Infanzia

È imminente l’avvio dei lavori per il nuovo Polo dell’Infanzia di Villa Ilice a Isola Capo Rizzuto, per cui sono stati destinati quasi 3 milioni di euro nell’ambito del Pnrr.

Questo progetto risponde a un avviso pubblico del 2021, finalizzato all’assegnazione di contributi ai Comuni per la messa in sicurezza, ristrutturazione, riqualificazione o costruzione di edifici destinati ad asili nido, scuole dell’infanzia e centri polifunzionali per i servizi alla famiglia.

L’approvazione del progetto esecutivo, che rientra nel nuovo codice degli appalti, prevede un appalto integrato che affida la progettazione e l’esecuzione dei lavori allo stesso operatore economico, con l’obiettivo di snellire la burocrazia. Il nuovo polo dell’infanzia che nascerà all’interno di un’area già in fase di riammodernamento con un precedente investimento di un milione di euro,  rappresenta l’ennesimo successo per l’Amministrazione comunale, che ha dimostrato un impegno costante nell’investire nell’edilizia scolastica.

Questo finanziamento si aggiunge a una serie di interventi significativi già realizzati, tra cui la riapertura della scuola Sant’Anna, i lavori di adeguamento sismico in vari edifici scolastici, la manutenzione straordinaria di altre strutture, il nido comunale all’interno di un bene confiscato, l’avvio dei lavori per una nuova scuola a Sant’Anna e la realizzazione di due mense scolastiche tra Isola e Castella.

Lo ha reso noto la sindaca Maria Grazia Vittimberga, sottolineando come «abbiamo scelto con convinzione di investire nell’edilizia scolastica. Investire nelle strutture in cui i nostri bambini si formano e gettano le basi per il loro futuro è il più grande investimento che un’amministrazione possa fare. Sin dall’insediamento, tanto è stato fatto per le scuole e tanto c’è ancora da fare».

«Questo progetto del nuovo polo dell’infanzia – ha proseguito il primo cittadino – rappresenta un ulteriore passo avanti per l’educazione e il benessere dei bambini di Isola Capo Rizzuto, confermando l’impegno dell’Amministrazione a creare un ambiente sicuro e stimolante per la crescita delle future generazioni. Ora attendiamo con impazienza l’inizio dei lavori e la posa della prima pietra». (rkr)

 

CROTONE – Il 27 maggio la cerimonia di premiazione del Concorso alla scoperta di Hera

Il 27 maggio, alle 10, al Museo e i Giardini di Pitagora, si terrà la cerimonia di premiazione del concorso Alla scoperta di Hera,  promosso dal Consorzio Jobel e dalla Direzione Regionale Musei Calabria, con il patrocinio della Camera di Commercio Calabria Centrale e del Comune di Crotone, per sensibilizzare gli studenti alla conoscenza e alla valorizzazione del patrimonio culturale.

Tanti istituti scolastici di primo e secondo grado hanno partecipato presentando elaborati che, attraverso diversi linguaggi, esplorano la figura di Pitagora e il suo pensiero oppure la storia e l’archeologia magno greca.

La giuria, composta da professionisti e istituzioni del territorio, decreterà i due vincitori della sezione “Pitagora, Matematica e Scienza Artificiale” e della sezione “Storia e Archeologica”, che si aggiudicheranno rispettivamente un premio in denaro del valore di 500 euro, mentre i secondi e terzi classificati riceveranno una targa celebrativa. (rkr)

CROTONE – Al via il Pasta Fest

Prende il via domani, a Crotone, la prima edizione del Pasta Fest, la tre giorni sostenuta dalla Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone, Vibo Valentia, attraverso la sua azienda speciale Promocalabriacentro, assieme al Comune di Crotone.

L’obiettivo della manifestazione, in programma fino a sabato 25, è quella di promuovere le aziende e le produzioni locali attraverso un percorso enogastronomico che punta alla riscoperta e alla valorizzazione attraverso l’esposizione e la degustazione, in appositi stand, dei vari formati di pasta che contraddistinguono la tradizione calabrese: per citarne alcuni, i fileja, gli stranguji, le scilatelle, le chitarreja.

L’evento è stato illustrato nella sede camerale di Crotone nel corso di una conferenza stampa alla presenza del presidente dell’ente camerale Pietro Falbo, della vicepresidente Emilia Noce, dell’assessore al Turismo del Comune di Crotone Maria Bruni e dall’organizzatore della manifestazione Roberto Talarico.

«L’amministrazione e l’assessorato sostengono con convinzione la realizzazione di eventi finalizzati alla valorizzazione e promozione delle risorse del territorio che pongano, altresì, in risalto il legame tra cultura, storia, arte, costume, tradizione, natura e sostenibilità ambientale», ha dichiarato l’assessore al Turismo di Crotone, Maria Bruni, nel corso della conferenza stampa.

«Pasta Fest sarà un contenitore ricchissimo di eventi in cui oltre alla degustazione dei prodotti agroalimentari della filiera della pasta e dei suoi condimenti delle nostre imprese, si alterneranno momenti di musica, mostre e laboratori. Vi invitiamo pertanto a partecipare per promuovere insieme il nostro territorio e le nostre imprese», ha aggiunto la vicepresidente Emilia Noce.

«Il Pasta Fest rappresenta una vetrina importante per le nostre imprese – ha spiegato il presidente Pietro Falbo – durante il quale avranno la possibilità di mostrare le proprie eccellenze, e non solo a livello locale ma anche all’estero. Ecco perché la Camera di commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia ha sposato con convinzione il progetto, sostenendolo attraverso la sua azienda speciale. La storia delle origini e dei luoghi in cui è nato questo prezioso alimento che è la pasta, va tramandata e valorizzata e sicuramente il Pasta Fest offrirà ai visitatori un’esperienza multisensoriale ricca dei profumi della nostra bella terra». (rkr)

 

CROTONE – Venerdì la Costituzione va a scuola con lo Spi Cgil

Venerdì 24 maggio, a Crotone, alle 10, al Liceo Scientifico Filolao, si terrà l’iniziativa La Costituzione va a scuola – Democrazia  e Costituzione tra Stato Etico e Stato di Diritto, promossa da Spi Cgil Calabria, Spi Cgil Area Vasta e Anpi.

Introdurrà i lavori la Segretaria Spi Cgil Calabria, Rossella Napolano; dopo i saluti della dirigente del Liceo Scientifico Filolao M. Rosaria Iaccarino e del dirigente del Liceo Gravina, Antonio Santoro, interverranno il professore di Diritto Pubblico Walter Nocito, la docente di Storia e Filosofia Giusi Acri, il segretario Generale Spi Cgil Calabria, Carmelo Gullì, il Segretario Generale Cgil Calabria Angelo Sposato, il rappresentante del Comitato Nazionale dell’Anpi, Mario Vallone. Concluderà i lavori la Segretaria Generale Spi Cgil Nazionale, Tania Scacchetti(rkr)

 

A Crotone riflessioni su nuove forme di cittadinanza attiva

Nei giorni scorsi al Museo di Pitagora si è parlato e riflettuto sulle nuove forme di cittadinanza attiva, nel corso dell’evento dal titolo Il ruolo della partecipazione in contesti ostili. Un incontro, quello organizzato dal Consorzio Jobel, che è stato, anche, l’occasione per presentare il primo rapporto di ricerca a cura di Guido Memo, realizzato da diverse università meridionali, dall’Unical all’Università di Bari, Palermo, Federico II di Napoli, Sardegna e del Molise. 

L’analisi dei dati ha evidenziato una crescita rilevante, negli ultimi anni, negli istituti non profit, in particolare nel Terzo settore, nelle Organizzazioni di volontariato e nelle Cooperative sociali. Un recupero che ha messo il Mezzogiorno al passo con le altre regioni del Paese nella costituzione di nuove realtà: cambiamenti per nulla scontati, dal momento che permane a sfavore del Sud e a vantaggio delle altre regioni italiane quel marcato divario di condizioni sociali ed economiche che ne avevano limitato la Costituzione.

Nel Mezzogiorno, infatti, si riscontra una maggiore presenza di INP che hanno come finalità il sostegno e il supporto di soggetti deboli e/o in difficoltà, la promozione e la tutela dei diritti, la cura dei beni comuni a testimonianza della vocazione solidaristica del settore.

Si tratta di un settore in forte crescita sia in termini di numero di istituzioni, sia di volontari che di dipendenti, in particolare nel Terzo Settore, assumendo un ruolo rilevante nell’ambito dell’assistenza sociale, della sanità, della cura dei beni comuni, nella cultura, fondamentali per la crescita e il benessere delle comunità.

Il dibattito – a cui, oltre a Memo, hanno preso parte Filly Pollinzi, assessore alle politiche sociali del Comune di Crotone, Don Rino Le Pera, parroco di Santa Maria Madre della Chiesa, Bruno Tassone, presidente Auser Calabria, Alberta Colacino, vicepresidente del Gruppo Terziario Donna, Santo Vazzano e Francesco Perri del Consorzio Jobel – ha mostrato come il Terzo Settore meridionale sembrerebbe possedere un maggior radicamento sociale e una maggior caratterizzazione solidaristica rispetto al resto del Paese, come attestano i dati sul cinque per mille e quelli del censimento rispetto agli impegni di cittadinanza attiva.

«Tale evento – si legge in una nota – ha confermato che, anche se ancora un po’ meno presenti, le organizzazioni meridionali hanno avuto un’intensa crescita affermandosi come agenti di innovazione sociale e politica che promuovono nuove forme di cittadinanza attiva e producono nuovo capitale sociale e classe dirigente responsabile». (rkr)

 

CROTONE – Sabato si presenta il libro “Il Terzo Settore nel Mezzogiorno”

Sabato 11 maggio, a Crotone, al Museo e Giardini di Pitagora, alle 11, si presenta il libro Il Terzo Settore nel Mezzogiorno a cura di Guido Memo, impegnato da molti anni nella promozione e nello studio del volontariato, della cittadinanza attiva, del Terzo Settore e dell’economia solidale.

L’evento è stato organizzato nell’ambito dell’evento Il ruolo delle partecipazioni ostili.

A discutere insieme all’autore saranno Filly Pollinzi, assessore alle politiche sociali del Comune di Crotone, Don Rino Le Pera, parroco di Santa Maria Madre della Chiesa, Bruno Tassone, presidente Auser Calabria, e Francesco Perri del Consorzio Jobel. (rkr)

CROTONE – Al Museo Archeologico di Capo Colonna una notte magica

È stata una vera e propria notte magica, quella svoltasi il 30 aprile al Giardino di Hera del Museo Archeologico di Capo Colonna, graze alle note della Rhegium Jazz Orchestra.

Un evento organizzato in occasione dell’International Jazz Day, la prestigiosa big band di 13 elementi ha condotto le centinaia di persone presenti in un viaggio incantevole fra i classici del jazz, dello swing, del blues e del funky.

Grazie alla sinergia con realtà associazionistiche del territorio e soprattutto al PSPP (Partenariato speciale pubblico privato) sottoscritto con la Direzione Regionale dei Musei, il Consorzio Jobel persegue la mission di trasformare il Museo Archeologico di Capo Colonna in un luogo di aggregazione e socialità.

L’evento, che ha alzato il sipario sulla ricca stagione estiva in programma a Capo Colonna, ha dato conferma che “This must be the place” in cui, attraverso molteplici espressioni artistiche, diffondere bellezza consolidando una comunità che riscopre le proprie radici. (rkr)