L'ING. DOMENICO GATTUSO AVANZA DUE IPOTESI DI BREVE E LUNGO PERIODO PER DIMINUIRE I DANNI;
La galleria della Limina sulla SS 106

CHIUSURA DELLA STRADA JONIO-TIRRENO
DUE LE PROPOSTE PER LIMITARE I DISAGI

di DOMENICO GATTUSO – Da Gennaio 2024 l’Anas chiuderà l’arteria di grande comunicazione che collega la Locride con la Piana di Gioia Tauro per 2 anni, la SS 682 Jonio-Tirreno della Limina. Scarne sono le notizie circa le motivazioni; pare che l’intera galleria della Limina, lunga 3,2 km (una delle più lunghe d’Italia), sarà oggetto di importanti lavori per adeguarla a standard di maggiori qualità e sicurezza.

Alla notizia di stampa data dal Presidente della Regione lo scorso luglio, è seguita una sfilza di dichiarazioni preoccupate soprattutto da parte di rappresentanti delle istituzioni e rappresentanze sociali ed economiche del versante ionico. È intuitivo che il venir meno del collegamento si rifletterà negativamente sulla vita di un territorio che vive ancora una situazione di marginalizzazione rispetto ai territori della dorsale tirrenica e del Centro-Nord Italia.

Si configura a tutti gli effetti una condizione di grave emergenza e necessita dunque pensare a delle soluzioni abbordabili in tempi brevi, ma soprattutto efficaci. L’evento può essere inoltre occasione per una riconfigurazione dell’arteria in prospettiva futura, per migliorarne le prestazioni e assicurare maggiori livelli di sicurezza.

Si possono ipotizzare interventi dunque su due orizzonti temporali:
A. Orizzonte breve, 6 mesi (Ottobre 2023 – Marzo 2024). Obiettivo mitigare gli impatti negativi il più possibile;
B. Orizzonte lungo, 24 mesi (Ottobre 2023 – Settembre 2025). Obiettivo un nuovo assetto viario che impedisca in futuro l’isolamento della fascia ionica

In entrambi i casi occorrono risorse finanziarie; ed è gioco forza un impegno preventivo dei governi nazionale e regionale, a valere anche su fondi Pnrr. Se il Ministro delle Infrastrutture ha avuto il coraggio di cancellare importanti finanziamenti previsti per la fascia ionica (elettrificazione della linea ferroviaria ionica e potenziamento della ferrovia trasversale Catanzaro Lido – Lamezia Terme) a vantaggio di interventi infrastrutturali nelle regioni padane, dovrà assumersi la responsabilità di attribuire le giuste risorse per affrontare l’emergenza in questione. In particolare con immediatezza i fondi per l’esecuzione degli interventi sull’orizzonte breve, onde evitare il fermo dei lavori ed il prolungarsi dei disagi.

Si suggeriscono qui alcuni possibili interventi da realizzare sui due orizzonti temporali:

A. Orizzonte breve
1. garantire una viabilità alternativa con opere immediate e durature nel tempo, che possa essere utilizzata anche in futuro; assicurando anche la transitabilità di camion ordinari (non TIR o autotreni) e di pullman di linea; si suggerisce in particolare di:
– adattare la SP5 da Mammola allo svincolo della Limina in modo da creare un bypass del tratto in galleria, con lavori di ampliamento della carreggiata e di correzione del profilo, limitando le acclività e le curve più accentuate;
– adattare la SP80 da Antonimina verso lo Zomaro, proseguire sulla SP 36 che attraversa Canolo Nuovo e proseguire sulla SP 35, raggiungendo i Piani della Limina e la SP5, con lavori di ampliamento della carreggiata e di correzione del profilo, limitando le acclività e le curve più accentuate;
– adattare la SP1 Locri-Canolo-Cittanova-Cinquefrondi;
– disporre adeguata segnaletica con indicazione dei percorsi stradali:
2. potenziare i servizi di trasporto pubblico ferroviari, con materiale rotabile adeguato, in modo da garantire collegamenti veloci e frequenti; treni regionali dalla Locride verso Reggio Calabria, treni bimodali da Reggio a Lamezia Terme (tipo Blues) via Catanzaro Lido;
3. potenziare i servizi di trasporto pubblico su gomma: corse di autobus fra Mammola e Marina di Gioiosa e fra Cinquefrondi e Rosarno, con interscambio in stazione in corrispondenza del transito dei treni, corse di pullman fra Marina di Gioiosa e Rosarno sui percorsi alternativi citati al punto A1.

B. Orizzonte lungo
1. trasformare la SS 682 da Marina di Gioiosa a Mammola e da Rosarno a Cinquefrondi in strada a scorrimento veloce con due carreggiate separate per senso di marcia, interponendo uno spartitraffico a New Jersey; ed eliminando punti critici pericolosi ormai noti (accessi mal disegnati, rotatorie, ecc.);
2. adottare lo spartitraffico tipo New Jersey per separare le carreggiate laddove sono presenti 3 corsie di circolazione; si eviteranno così situazioni pericolose e ormai fuori norma in molti Stati europei (le strade a 3 corsie sono ritenute tra le più insicure in assoluto); in Nord Europa questo tipo di soluzione è ormai ampiamente diffuso;
3. dotare l’intero percorso di un sistema di monitoraggio del traffico, dell’infrastruttura e dell’ambiente (condizioni meteo-climatiche) in modo da intervenire tempestivamente in caso di situazioni emergenziali;
4. illuminare tutte le sezioni stradali critiche (entrata/uscita gallerie, svincoli, cambio di sezione viaria, curve pericolose, ecc.);
5. adottare un sistema di informazione dinamica mediante Pannelli a Messaggio Variabile (PMV), con messaggi regolati in rapporto a fenomeni critici, offrendo in particolare suggerimenti finalizzati a prevenire disagi o rischi.

Va da sé che gli interventi previsti nel breve periodo si potranno migliorare su un periodo di tempo prolungato, ma devono essere assunti come strutturali. (dg)