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Mons Bertolone

Città Solidale e Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace per l’Afghanistan

L’Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace, sensibile al dramma che sta vivendo il popolo afghano, e in direzione di un’attenzione sempre costante agli ultimi che Monsignor Vincenzo Bertolone porta avanti dall’inizio del suo mandato, e di cui si è fatto sempre portavoce, insieme a Città Solidale si sta preparando all’accoglienza concreta e fattiva di persone in arrivo nella nostra terra in cerca di protezione.

La diocesi aprirà le porte ad intere famiglie, con particolare attenzione alle categorie più fragili, bambini e donne. Il Vicario Generale indirizzerà una lettera a tutti i parroci per chiedere loro di segnalare case canoniche vuote o appartamenti non utilizzati, anche in uso a privati, ed anche se ci sono famiglie disponibili ad accogliere piccoli nuclei familiari o anche solo mamma e bambini.

Non sarà un’accoglienza gestita in maniera estemporanea ed improvvisata, ma coordinata da una realtà ecclesiale che, nella Diocesi, ha fatto dell’accoglienza le fondamenta del proprio servizio, ovvero la Fondazione Città Solidale onlus che gestisce attività e servizi per conto dell’Arcidiocesi ed in stretta collaborazione con la Caritas Diocesana e l’Ufficio Migrantes.

Inoltre, Città Solidale metterà a disposizione anche le strutture Sai da essa gestite e già attive nella Provincia (nei Comuni di Gasperina, Catanzaro, Squillace, San Sostene, Girifalco, Satriano), ed anche quelle che saranno a breve avviate (nei Comuni di Tiriolo, Settingiano e Davoli), in linea con quanto indicato dal Ministero dell’Interno.

La Migrantes Diocesana continuerà a dare il suo contributo anche in questo percorso e   segnalerà all’ufficio Migrantes Nazionale della Cei la disponibilità e l’impegno della diocesi a collaborare e mettere in atto le linee guida che saranno impartite dal Ministero dell’Interno, della Caritas Italiana e dalla stessa Migrantes Nazionale. 

Città Solidale, inoltre, impegnata anche nell’ambito della formazione ed informazione, svilupperà un’azione sinergica di sensibilizzazione sul territorio, coinvolgendo parrocchie, scuole, associazioni, affinché le azioni di intervento e risposta siano frutto di un lavoro di rete mirato ed efficace, sempre nel rispetto degli orientamenti che saranno dati dalle Istituzioni preposte (Prefettura, Questura…). 

Una rete tra diverse realtà per offrire risposte concrete e diventare realmente “operatori di pace”, attraverso la via alternativa che ci indica Papa Francesco: «Prenderci cura gli uni degli altri e del creato, per costruire una società fondata sui rapporti di fratellanza». È proprio questo concetto di cura che la Diocesi di Catanzaro-Squillace ha fatto suo ed intende portare avanti anche in questa circostanza. (rcz)