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Coldiretti Calabria: Il crisantemo il fiore più scelto, in regione 156 vivai

Coldiretti Calabria: Il crisantemo il fiore più scelto, in regione 156 vivai

Il crisantemo continua a essere il fiore più scelto da portare ai defunti in occasione del ponte di Ognissanti e dei morti. Si stima che, in Calabria, saranno almeno 250mila i crisantemi, tra fiori e vasi, acquistati assieme a molti altri varietà del florovivaismo Made in Italy. È quanto ha rilevato Coldiretti Calabria, ricordando come nella regione ci sono 156 vivai con una superficie di 182 ettari e 214 aziende che producono fiori e piante ornamentali su una superficie di 153 ettari (dati Istat) che danno lavoro ad alcune migliaia di lavoratori trattandosi peraltro di lavoro specializzato dove occorrono competenze e perizia.

«In questo particolare comparto – ha detto l’Associazione – c’è un forte impatto sui costi di produzione, dai fertilizzanti agli imballaggi, dalla plastica dei vasetti alla carta delle confezioni fino al gasolio per il riscaldamento delle serre e alle spese di trasporto poiché l’85% delle merci viaggia su gomma».

«La produzione è in calo del 5-10% a livello nazionale a causa dei cambiamenti climatici, i prezzi al dettaglio – ha riferito la Coldiretti – sono rimasti sostanzialmente invariati rispetto allo scorso anno, da 1,50 a 3 euro per gli steli mentre se si tratta di fiori in vaso o di mazzi con più fiori si va dai 5 in su». 

«I crisantemi acquistabili come steli recisi e in vaso nelle diverse forme con uno o più fiori per stelo, e – ha precisato la Coldiretti – nei diversi colori tradizionali (giallo, bianco) ai quali si sono aggiunte varianti che vanno dal viola scuro al prugna fino ai colori “bruciati” in genere. Quest’anno prevalentemente, si scelgono le varietà più piccole rispetto a quelle tradizionali più grandi. La produzione del crisantemo è sicuramente una delle tecniche più complesse del florovivaismo italiano, basti pensare al fatto che – spiega la Coldiretti – occorre “programmare” la fioritura, dosando le ore di buio e di luce con la copertura delle piante in funzione del momento in cui i fiori verranno messi in commercio». 

«Il consiglio, laddove possibile è di acquistare gli omaggi floreali direttamente dai nostri vivaisti – ha concluso l’Associazione – anche in considerazione del fatto che gli arrivi di fiori dall’estero sono in costante aumento (+7% nei primi sette mesi del 2023 secondo l’analisi Coldiretti su dati Istat) con il rischio di acquistare, magari a caro prezzo, prodotti che hanno viaggiato per migliaia di chilometri prima di arrivare sui banchi di vendita e che sono quindi destinati ad appassire ben prima di quelli italiani». (rcz)