;
Vincenzo Calzona

Comitato Magna Graecia: Grave l’assenza di Crotone nel dibattito con i sindaci della Magna Graecia

Vincenzo Calzona, del Comitato Magna Graecia, ritiene una leggerezza abbastanza grave «l’assenza di un rappresentante del Comune di Crotone all’incontro tenutosi a Cariati, che aveva come oggetto quello di organizzare una comune strategia per richiamare l’attenzione dei Governi, regionale e centrale, sulla importante arteria stradale attesa da decenni».

«In primis – ha spiegato – perché l’iniziativa dei Comuni Jonici  attraversati dalla SS106 a nord di Crotone, finalmente corale e politicamente trasversale,  può, e deve, diventare un modello di riferimento, aldilà della istituzione o meno di una nuova provincia, da utilizzare in tutte le vertenze che questo ampio territorio ha in atto con le principali controparti: Regione, Stato, Unione Europea, Enti pubblici e grandi imprese, ma non solo. In questo caso specifico, poi, è ancora più grave, perché l’iniziativa è tesa all’ottenimento di riportare all’attenzione dei Governi, centrale e regionale, la costruzione della nuova SS106 nel tratto a nord di Crotone, attesa da decenni».

«Se non si approfitta di questo momento storico – ha proseguito – offerto dalle particolari circostanze, potendo pure contare sulla disponibilità di alcune Parlamentari del Governo in carica, c’è il rischio che la costruzione di questo tratto di strada finisca nuovamente nel dimenticatoio. Tutto questo sarebbe imperdonabile, oltre che irrispettoso, nei confronti dei morti e dei feriti che, in tutti questi anni, hanno pagato e continuano a pagare  il prezzo più alto delle conseguenze degli incidenti che si sono verificati su quella parte di tracciato della statale».

«Tenuto conto, poi – ha aggiunto – che questo modello di iniziativa fatto da concertazione e coralità d’intenti ha procurato positivi risultati riguardo alla progettazione del tratto di strada statale che va da Crotone a Simeri, davvero non si può comprendere come i rappresentanti del Comune più importante, che dovrebbe esso stesso essere capofila di ogni iniziativa analoga per il riscatto di questo pezzo di terra, che poi sia più ampio del Comune o della attuale provincia non dovrebbe dispiacere a nessuno, e nel quale , disponendo dell’unico e moderno aeroporto esistente, potrebbe addirittura assumere un ruolo baricentrico e strategico, possano colpevolmente sottovalutare occasioni di questo tipo».

«Da Crotonese – ha concluso – ho un po’ di rammarico perché vorrei tanto che l’Amministrazione che ho sostenuto e votato, non si prestasse a perpetuare la logica fallimentare, ancora in atto dalle nostre parti, dove piuttosto che ritrovarsi insieme e far fronte comune per il fatto di essere d’accordo sul 95% degli argomenti, si inizi a discutere rigidamente e pregiudizialmente sul 5% del restante, con il risultato che non si riesca mai a raggiungere obiettivi ed anzi si arretri territorialmente, salvo poi recriminare ed invidiare i territori delle Province circostanti che invece vanno avanti e raggiungono traguardi». (rkr)