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Con Jole Giugni Lattari, la prima donna calabrese a entrare in Parlamento si chiude "Donne di Calabria"

Con Jole Giugni Lattari, la prima donna calabrese a entrare in Parlamento si chiude “Donne di Calabria”

È dedicata alla prima donna calabrese entrata in Parlamento, Jole Giugni Lattari, l’ultima puntata della docu-serie Donne di Calabria, in onda su Rai Storia. Protagonista di questa puntata, Margareth Madè, che è diretta da Enzo Russo.

Si tratta di una co-produzione Calabria Film Commission e Anele, in collaborazione con Rai Cultura, prodotta da Gloria Giorgianni con Emma Di Loreto, da un’idea produttiva di Giovanni Minoli

A raccontare la storia di Jole Giugni Lattari, immagini di repertorio, illustrazioni originali e le testimonianze di Pietrangelo ButtafuocoMaria Giuseppa Alosa, Luigi Li Gotti, Chiara Grimaldi Lattari, Gerardo Sacco e Carlo Turino.

Eletta al Parlamento italiano nel 1963 e la prima scelta tra le fila del Movimento sociale italiano di cui era anche dirigente, avendo fatto parte del Comitato centrale per 15 anni (1954-1969), Jole Giugni Lattari è nata a Tripoli nel 1923, laureandosi in Filosofia nel 1944 all’Università degli Studi di Napoli, avendo come relatore il filosofo e suo mentore Benedetto Croce, da cui ereditò l’amore per la conoscenza.

In seguito, insegnò Filosofia e Storia al Liceo classico “Pitagora” di Crotone e fu proprio in quel periodo che ebbe inizio la sua carriera politica, quando venne eletta al consiglio comunale a soli 29 anni, carica che ricoprì anche nelle successive elezioni del 1956, del 1960 e del 1964, rimanendo sempre l’unica donna eletta nel Consiglio. Convinta che la cultura dovesse essere al servizio del bene comune, portò avanti un’idea di politica non per pochi ‘eletti’, ma per il popolo, e usò l’arte della retorica per denunciare qualsiasi forma di ingiustizia e di disuguaglianza, convincendo con le sue argomentazioni sia i colleghi parlamentari che i suoi concittadini. Aveva una predilezione per i giovani, a cui insegnava con passione le materie letterarie e per i quali divenne un punto di riferimento: a Crotone le sue “Lezioni magistrali” su tematiche culturali venivano seguite in massa.

Per Jole, inoltre, era basilare il tema della condizione femminile: teneva rapporti di confronto e supporto con donne di destra e di sinistra e credeva nello spirito di sorellanza per il raggiungimento di obiettivi non solo politici, ma anche sociali, per l’emancipazione e i diritti di tutte le donne. Quando nel 1969 non venne più rieletta dal suo partito si trasferì a Roma, dove rimase fino alla fine dei suoi giorni.

La narrazione si avvale di immagini e filmati di repertorio, di illustrazioni animate e di interviste a testimoni del mondo della cultura, della politica e della società civile, tra cui lo scrittore Pietrangelo Buttafuoco, l’ex allieva Maria Giuseppa Alosa, l’ex dirigente giovanile MSI Crotone Luigi Li Gotti, la nipote Chiara Grimaldi Lattari, l’orafo e amico Gerardo Sacco e il sindacalista RSU ed ex militante Giovane Italia Crotone Carlo Turino. A fare da sfondo al racconto, i luoghi in cui Jole ha vissuto e lavorato: dal centro storico al museo archeologico di Crotone, fino al parco archeologico di Capo Colonna. (rrm)