Non è stato ancora pubblicato – anche se assicurano che presto sarà in stampa e presentato prima di Natale -, ma già si parla del libro, scritto a quattro mani da Francesco Perri e Pietro Esposito, sul Conservatorio di Cosenza, in occasione dei 50 anni della sua Fondazione.
«L’idea di una ricerca storica mai fatta sul Conservatorio di Cosenza – ha sottolineato il Maestro Perri – è un dovere morale che ho sentito molto forte oltre checdare un contributo propositivo alla conoscenza di un luogo determinante per la cultura musicale calabrese. Ognuno di noi deve qualcosa a questa Istituzione ed al suo fondatore, Maestro Giuseppe Giacomantonio».
«È utile – ha sottolineato lo storico Esposito – che le nuove generazioni abbiamo una consapevolezza sulla storia della nostra città e delle istituzioni che la rappresentanoDopo il recente libro su Sant’Umile da Bisignano, sono felice di continuare, da appassionato di storia, quest’altra esperienza umana, lavorando nella struttura da diversi decenni».
Il lavoro editoriale, inoltre, si avvale della collaborazione della Biblioteca Nazionale di Cosenza, dove è conservato il Fondo Musicale Giacomantonio che segna, nei primi 50 anni del Conservatorio, una testimonianza del profondo cambiamento di Cosenza, della società culturale ed artistica dell’Italia e che trova, nella felice intuizione del Maestro Giacomantonio, una necessità importante: «dare a tutti i giovani – scriveva G. Giacomantonio – la possibilità di studiare musica e di colmare una secolare distanza fra la Calabria e l’Italia intera». (rcs)