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COSENZA – Il presidente Mammone incontra il Parlamento delle Imprese di Cosenza

Un incontro illuminante e coinvolgente, quello avvenuto, virtualmente, tra il primo presidente della Corte Suprema di Cassazione, Giovanni Mammone e il Parlamento delle Imprese di Cosenza.

«Una presenza, quella del presidente Mammone, che –ha sottolineato Klaus Algieri, presidente della Camera di Commercio di Cosenza – conferma la volontà della Camera di commercio di Cosenza di «tenere alta l’asticella, superare la mediocrità a vantaggio di un territorio e di un tessuto imprenditoriale che merita di puntare in alto».

Ad aprire gli interventi, il segretario Generale Unioncamere, Giuseppe Tripoli, in rappresentanza del sistema camerale italiano, il quale ha sottolineato il grande lavoro portato avanti in questi anni dalle Camere di commercio in tema di strumenti alternativi di risoluzione delle controversie – come la mediazione e la conciliazione – che possono contribuire in maniera importante alla velocizzazione della giustizia e, per questo verso, migliorare l’attrattività del nostro Paese nei confronti degli investitori internazionali.

Tema, quello del valore della giustizia, ripreso dal presidente Algieri, che, nel suo intervento, ha sottolineato l’importanza che l’efficienza del sistema giudiziario, come parte fondamentale dell’intero sistema,  riveste nelle valutazioni di investimento e, conseguentemente, nei processi decisionali che improntano ogni programmazione imprenditoriale. Le imprese, come i cittadini, hanno bisogno di punti fermi, punti di riferimento come il Presidente della Repubblica,  la Corte Costituzionale e la Corte di Cassazione, appunto, su cui poter contare in una situazione come quella attuale in cui la politica sembra non essere in grado di dare altrettante certezze, in cui si chiede alle imprese un enorme sforzo sociale quando lo Stato non ha ancora riaperto, in cui si propongo aiuti che hanno più una valenza simbolica che strutturale.

Anche in questa seduta, numerosi sono stati gli spunti proposti dai partecipanti: dalla ricerca della cause di una lentezza apparentemente irrimediabile dei processi, alla possibile individuazione di strumenti deflattivi della domanda di giustizia, dall’impatto del lavoro a distanza su una Pubblica Amministrazione che sembra essersi dimostrata impreparata a gestirlo, al valore della certezza del diritto e dell’efficienza del sistema giudiziario.

Domande rispetto alle quali il presidente Mammone ha fornito, con estrema chiarezza, il suo punto di vista, evidenziando il ruolo fondamentale che la Corte di Cassazione riveste proprio in termini di indirizzo e uniformità nei confronti della giurisprudenza nazionale, grazie ad un grande sforzo fatto non solo di elevate professionalità ma anche di documentazione capillare e di approfondimento continuo. Un sistema in cui bisogna essere consapevoli che gli individui, le imprese e la società, nel suo complesso, chiedono certezza del diritto e che tale certezza ha in sé un vero e proprio valore economico, oltre che etico e sociale.

Alla seduta, coordinata dal presidente Algieri, sono intervenuti il segretario Generale della Camera di Commercio, Erminia Giorno, il segretario Generale di Unioncamere, Giuseppe Tripoli, il presidente Terziario donne di Confcommercio nazionale, Patrizia Di Dio, Vittorio Gallucci, consigliere della Camera di Commercio in rappresentanza delle professioni, Andrea Manna (Confindustria), Anna Gallo (Confcommercio), Salvatore Costabile (Coldiretti), Pietro Taranto (Casartigiani). (rcs)