Già Ministro nei governi Andreotti e Amato, il socialista Carmelo Conte a Palazzo dei Bruzi per presentare il suo ultimo lavoro “Vento del Sud”, affida al sindaco socialista di Cosenza Franz Caruso il compito di “costruire il socialismo del Meridione per essere interlocutori del Mondo, per continuare a fare la storia unendo l’Italia e l’Europa”.
Un compito che per Carmelo Conte è necessario portare avanti per riaffermare l’esistenza stessa del Sud.
“Una delle incompiute del nostro Paese – sostiene l’ex Ministro – è proprio la battaglia meridionale che coincide con il socialismo mancato. Il libro si propone di porre questo problema a completamento del “Vento del Nord” di Pietro Nenni, in un momento storico in cui dal Nord del paese soffia un vento per dividere l’Italia democratica. Ritengo che bisogna ritornare ad una politica socialista e meridionalista, capace di contrastare un provvedimento, quello dell’autonomia differenziata del ministro Calderoli, che tradisce le ragioni dell’ Italia unita perché in effetti propone un’Italia delle Regioni e non dei Comuni, che noi , invece, auspicavamo come socialisti. In questo scenario vincono le Alpi, non il Mediterraneo che è il luogo in cui è nata l’Europa”.
“La battaglia che dovremmo fare – conclude Carmelo Conte – è di natura europea, spostando l’equilibrio internazionale oltre che nazionale, che può condurre e portare avanti il socialismo dei territori”. In un Salone di Rappresentanza strapieno di vecchi e nuovi socialisti, di tanti rappresentanti della classe politica regionale oltre che di semplici cittadini, la presentazione di “Vento del Sud” ha rappresentato un momento alto di riflessione sul presente e sul futuro del Paese, partendo dal passato “necessario – ha sostenuto Chiara Penna, che ha introdotto e moderato i lavori – per proiettarsi in maniera consapevole verso un domani da costruire insieme”. Apprezzamenti al lavoro di Carmelo Conte sono arrivati dagli illustri ospiti chiamati a discutere i temi affrontati dall’ex Ministro. Il giornalista Paride Leporace, che ha svolto un’analisi di visione tra passato e presente ha posto anche interrogativi scomodi “dov’è finito il popolo della sinistra?”. Pino Iacino, primo sindaco socialista di Cosenza, non ha mancato di portare un contributo appassionato al dibattitto, spronando alla riflessione ed all’approfondimento per “ per capire e reagire alla delicata e complessa fase storica che stiamo vivendo”. Il professore di diritto pubblico dell’Unical, Walter Nocito, ha posto la Costituzione Materiale come chiave di analisi e di lettura per chi fa politica asserendo, tra l’altro, che “ l’Unità si costruisce, non è data”.
“Questa serata ha rappresentato un momento importante che ha visto protagonista non solo l’on. Carmelo Conte con il suo pregiatissimo volume “Vento del Sud, ma la politica, quella alta, quella dei territori, quella che dovrà sostenere la battaglia meridionalista per l’affermazione dell’Italia unita, democratica ed europea”. E’ quanto afferma il sindaco Franz Caruso accogliendo e rilanciando la sfida posta dall’ex Ministro socialista .
“Partire dalla storia, dal nostro passato è fondamentale – prosegue Franz Caruso – per interpretare il presente e formulare un’idea di azione politica per il futuro. L’autonomia differenziata che propone il governo di Centrodestra vorrebbe dare una struttura del Paese diversa da quella che i socialisti hanno sempre promosso nel passato e che non sono riusciti ad affermare. Per cui si va verso una organizzazione che vede le Regioni protagoniste e non i Comuni, per come, invece, noi socialisti pensavamo, ritenendo che l’unità del Paese passa attraverso i Municipi come la sua stessa storia. Una linea che ritengo sia necessario seguire ancora oggi per poter contrastare il disegno secessionista che viene posto in campo con il disegno di legge Calderoli. L’autonomia differenziata nasce con la Riforma del Titolo V del 2001, portata avanti dal centrosinistra ma che è stata l’inizio della fine perché io imputo a quella riforma il vulnus all’unità del Paese. Quando si modifica il Titolo V si inserisce l’idea di autonomia che oggi è differenziata perché la differenzia Calderoli penalizzando ancora una volta le Regioni meridionali e allontanando l’Italia dall’Europa”.
“Condivido, pertanto, l’idea di Carmelo Conte – conclude il sindaco Franz Caruso – Dobbiamo guardare al Mediterraneo per una battaglia europea. Lo dobbiamo fare insieme, Nord e Sud, uniti e non divisi. L’Europa, d’altro canto, ha colto la prospettiva di crescita proveniente dal Mediterraneo e con il Pnrr ci indica la strada per esserne interprete, eliminando le differenze che ci sono nel Paese al fine di renderlo più unito e più competitivo. Per cui mentre l’Europa vuole unire l’Italia, il governo di centro destra porta avanti, purtroppo anche con l’ausilio del governatore della Calabria, una politica che rafforza soltanto il Nord aumentando le differenze ed indebolendo il progetto strategico che l’Italia dovrebbe avere in prospettiva europea per il Mediterraneo. L’Italia, infatti, cresce se, con il Nord si sviluppa anche il Sud. Personalmente mi sono esposto fortemente contro questo disegno, perché il DDL Calderoli non divide solo l’Italia in tema di sanità, istruzione, trasporti e infrastrutture, quanto, senza l’individuazione delle coperture finanziarie dei Lep ed eliminando il principio della sussidiarietà, lacera il Paese in 20 parti. Questo è un disegno, dunque, contro cui da socialisti ci opporremo sempre”. (rcs)