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Cresce il peso di studenti e personale nell’elezione del Rettore Unical

di FRANCO BARTUCCIMancano ancora due anni circa per eleggere il nono Rettore dell’Università della Calabria, nella speranza che possa essere una donna dopo otto Rettori uomini, e l’attuale Rettore, prof. Nicola Leone, insediatosi nell’anno accademico 2019/2020, ha provveduto a regolamentare la partecipazione al voto, sia per gli studenti che per il personale amministrativo, per la competizione elettorale che si dovrà svolgere nel 2025.

Il valore della partecipazione al voto, sia per gli studenti che per il personale tecnico amministrativo è stato portato al 20% ; mentre in base alla legge di riforma universitaria Gelmini del 2008 era stato fissato per gli studenti al 5% e per il personale non docente al 10% . Poi c’è anche la novità che viene garantita al personale non docente la loro presenza nel Consiglio di Amministrazione dell’Università. Diritto perduto a seguito della legge di riforma Universitaria a firma del Ministro Gelmini.

Nel corso degli anni più volte, ai vari rettori che si sono succeduti negli ultimi 15 anni alla guida dell’Università della Calabria, era stata richiesta una maggiore incidenza nelle elezioni da parte del personale tecnico amministrativo (Pta) e studenti.

«Oggi il rettore Nicola Leone – si precisa in una nota del Portavoce – ha innalzato quel tetto, come preannunciato nel suo programma, modificando lo Statuto e portando al 12% l’incidenza dei voti del personale e al 6% quello dei rappresentanti degli studenti, con approvazione in Senato all’unanimità di docenti e Pta. Ma non solo. Il peso del Pta crescerà anche in sede decisionale, dato che un componente del personale, per la prima volta, avrà posto garantito nel Consiglio di amministrazione dell’Unical, tra i 5 membri interni all’ateneo.Un’attenzione particolare verso il personale, che già il rettore aveva voluto attribuire, pur in assenza di obbligatorietà, nominando, per la prima volta dall’entrata in vigore della legge Gelmini, una dipendente nell’organo di amministrazione, nel febbraio del 2020. Fermo restando il criterio secondo il quale tutti i consiglieri dovranno possedere una comprovata competenza in campo gestionale o una elevata qualificazione scientifica e culturale, sarà compito del Senato selezionare il componente del personale tecnico-amministrativo, che verrà poi designato dal Rettore».

Per quanto riguarda gli studenti, inoltre, è previsto l’ingresso nell’elettorato attivo anche dei componenti delle Commissioni paritetiche e dei rappresentanti dei Dottorandi, mostrando attenzione e conferendo rilievo elettorale anche a chi ricopre questo ruolo di crescente importanza.

«È un risultato di non poco conto, che assume un importante valore simbolico di attenzione verso queste categorie, un aumento del 20% sul peso attuale sia per il Personale tecnico-amministrativo che per gli studenti, – ha dichiarato il rettore Nicola Leone – ancora più di rilievo se si considera che nel panorama degli atenei italiani la situazione appare estremamente frastagliata, con minimi di voto pesato che, in alcuni casi, toccano il 4% o perfino il 2%, mentre in buona parte degli altri oscilla tra il 10% e il 15%». 

«Questo incremento – ha spiegato Leone – unitamente all’inserimento del Pta in Consiglio di Amministrazione, vuole essere un riconoscimento al lavoro di quella parte di personale strutturato, non docente, che ogni giorno contribuisce in modo determinante al buon funzionamento dell’azione amministrativa e dei servizi, contribuendo al perseguimento della missione dell’Università, coadiuvando la componente docente nel raggiungimento di obiettivi di didattica, ricerca e terza missione».

Un discorso a parte merita la categoria dei ricercatori Rtda, un ruolo posto ad esaurimento dalla legge, che in alcuni atenei non ha addirittura alcun diritto di voto. L’Unical si propone di garantire loro tale facoltà, attribuendo ai ricercatori Rtda un voto ponderato con peso pari al 10%.  Infine, nelle modifiche allo Statuto, è stato anche stabilito che l’elezione del Rettore dell’Unical avverrà, da ora in poi, nel mese di settembre o, in caso di ballottaggio entro la prima metà di ottobre, per ridurre al minimo il tempo di “vacatio” sussistente tra l’elezione del nuovo Rettore e la sua presa di servizio (il 1° novembre), che nell’ultima tornata elettorale fu di ben 4 mesi.

Una decisione che eviterà quella fase di rallentamento dell’azione politico-amministrativa dell’università, in cui il Rettore eletto non ha alcun potere amministrativo; mentre quello formalmente in carica non ha più peso politico, in attesa dell’insediamento del nuovo eletto. (fb)