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Archivio crotone

CROTONE – La storia della città si può consultare in digitale

Un patrimonio unico era custodito all’interno dell’Archivio storico comunale di Crotone: una documentazione che raccontava la storia della città dal 1700 in poi e che, adesso, tutti i cittadini possono consultare in digitale.

La digitalizzazione di questa documentazione è stata possibile grazie a un lavoro messo in campo dall’Assessorato alla Cultura, avvalendosi di un finanziamento regionale, per il quale l’amministrazione ha visto apposito bando, e che ha consentito non solo di catalogare gli oltre 20.000 documenti dal notevole valore storico ma anche di recuperare, attraverso un delicato lavoro di restauro, molti fascicoli danneggiati da un incendio avvenuto molti anni fa.

«Non è solo un lavoro di grande recupero della nostra storia – ha dichiarato Valentina Galdieri, Assessore alla Cultura – espresso attraverso una minuziosa documentazione, ma anche un recupero identitario. L’affermazione della nostra identità è stata il filo conduttore del mio assessorato in questi mesi. Con questo progetto siamo all’avanguardia realizzando una attività che non solo recupera ma digitalizza i documenti per permetterne una più facile consultazione».

Un lavoro di squadra e di studio realizzato con lo staff dell’Assessorato tra cui Annalisa Esposito, e con i dipendenti, coordinati dalla dirigente Teresa Sperlì, Valeria Cassano, Carmen Messinetti, Silvana Sotira e Antonio Siclari che l’Assessore Galdieri ha inteso ringraziare per la preziosa collaborazione.

La parte tecnica è stata curata dalle Società Scripta Manent per quanto attiene il restauro dei documenti e dalla Sinapsys, nel corso della conferenza rappresentata da Fabrizio Merola per quanto attiene il riordino e la digitalizzazione informatizzata.

Gli atti più antichi risalgono alla seconda metà del 700: tra essi vere e proprie chicche come il Catasto Onciario e i Libri dei Parlamenti. Ed altro materiale di pregio come le deliberazioni del Decurionato che risalgono all’inizio del 1800 o il Catasto Murattiano (1808 – 1810). Il materiale restaurato riguarda in particolare i Giornali dell’Intendenza che vanno dal periodo 1847 – 1852. Sono documenti risalenti al periodo storico della dominazione francese sulla città e della successiva fase borbonica. (rkr)