RECORD DI ADESIONI AL BANDO PER DODICI INDIRIZZI DI LAUREA IN INGLESE NELL’ATENEO DI ARCAVACATA ;
Unical: un Ateneo internazionale

DA 120 PAESI DEL MONDO AI CORSI UNICAL
TUTTI PAZZI PER L’ECCELLENZA CALABRESE

di FRANCO BARTUCCI – Tutti “pazzi” per l’Unical: da tutto il mondo sono arrivate oltre 7.000 domande al bando di ammissione ai dodici corsi di laurea in inglese, attivati per il nuovo anno accademico 2021/2022, per una disponibilità di oltre novecento posti. E sono già  in corso di svolgimento presso l’Università della Calabria le selezioni per scegliere, sulle domande presentate di studenti stranieri provenienti da Paesi esterni all’Unione Europea.

È stata un’adesione di record assoluto che si è registrato negli ultimi undici anni dopo l’istituzione del settore rapporti internazionali, oggi trasformata in area di internazionalizzazione, la cui direzione è stata affidata al dott. Gianpiero Barbuto, con otto docenti delegati del Rettore, prof. Nicola Leone, coordinati dal prof. Giancarlo Fortino, che danno il loro contributo di supporto e crescita delle domande d’iscrizione e contestualmente di presenza nel campus universitario di Arcavacata, dove oggi sono presenti 970 studenti provenienti da circa 80 paesi del mondo.

Con il programma predisposto dal Rettore Leone per il nuovo anno accademico passando da tre corsi di laurea in lingua inglese a dodici anche l’interesse dei Paesi è cresciuto, passando da 80 a ben 120 riconoscendo l’internazionalizzazione dell’Università della Calabria secondo la linea e quello spirito datole cinquant’anni addietro dal primo Rettore, prof. Beniamino Andreatta, la cui ricorrenza di nomina cade proprio oggi, 28 maggio 1971.

Negli anni precedenti alla pandemia le domande presentate non sono andate mai al di sopra delle 2.200 richieste di ammissione. Le candidature, arrivate da 120 diversi Paesi, dalla Norvegia agli Stati Uniti, dalla Siria all’Argentina, dal Madagascar al Vietnam, dalla Nigeria alla Bielorussia, dal Sudan ad Haiti, mettono a fuoco il quadro di fiducia a livello internazionale che la nostra Università ha ormai acquisito, sia per l’offerta didattica e della sua qualità, come dell’impronta della sua caratura scientifica riconosciuta a livello mondiale dai vari rating.

Come già sopra sottolineato la straordinaria partecipazione di quest’anno premia la scelta del rettore Nicola Leone, condivisa dalla governance e dai Dipartimenti, di aumentare l’offerta di corsi di laurea internazionali: le magistrali erogate interamente in lingua inglese sono passati da tre a ben dodici riscuotendo un forte e immediato interesse da parte delle aspiranti matricole provenienti dall’estero. Delle circa 7mila candidature pervenute, infatti, 4mila riguardano le lauree internazionali, con una crescita evidente per quegli stessi corsi che nell’anno precedente erano previsti in italiano.

Il patrimonio poi di competenze e relazioni costruito negli anni dal settore Relazioni internazionali dell’ateneo e l’ampia squadra di delegati del Rettore all’internazionalizzazione, coordinata dal professor Giancarlo Fortino, hanno permesso di consolidare questo risultato.

«Internazionalità e multiculturalità – ha dichiarato il Rettore Nicola Leone – devono essere tratti distintivi del nostro ateneo. In questa direzione abbiamo lavorato per ampliare i confini del campus, aumentarne l’attrattività verso l’estero, offrire all’intera comunità e a tutti i nostri studenti la possibilità di formarsi e crescere in un ambiente arricchito e contaminato da esperienze e storie diverse».

A fare da padrone in questo forte interesse verso l’Università della Calabria da parte dei tanti giovani stranieri è stata indubbiamente l’offerta dei corsi e delle lauree magistrali in lingua inglese sia nell’area dell’ingegneria elettronica, informatica e digitale, come in quella medica con biotecnologia, quelle scientifiche e di economia. Insieme alle 120 borse di studio per studenti meritevoli suddivise per le dodici lauree magistrali internazionali, per un importo cadauna di seimila euro, che comprende le spese di vitto, alloggio, assistenza sanitaria per la durata di un anno.

«Un grosso aiuto per l’alta partecipazione di candidati di studenti stranieri nel presentare la loro istanza – ha dichiarato il dott. Gianpiero Barbuto – è stato dato dai 970 studenti stranieri, che attualmente frequentano sia i corsi triennali che i magistrali del progetto “UnicalAdmission”, con il passa parola aggiuntivo, insieme ad una intensa campagna promozionale di comunicazione e marketing internazionale. Con l’aggiunta dei potenziali 900 studenti la presenza di studenti internazionali nell’Università della Calabria e nel suo campus residenziale potrà raggiungere all’incirca le 1.700 unità, ponendola a livello nazionale alla pari con le maggiori università delle nostre città italiane.

«La dimensione internazionale della nostra Università – ha dichiarato il prof. Giancarlo Fortino, che svolge il ruolo di coordinatore tra i delegati del Rettore per i rapporti internazionali – sta rapidamente crescendo in questi ultimi anni, anche se condizionati dalla pandemia Covid-19, in differenti direzioni e contesti. Il risultato ottenuto, grazia al bando “UnicalAdmission”, è frutto di un processo sistematico ridefinito nello scorso anno accademico e che quest’anno ha trovato un’efficacia ancora maggiore. E’ stato un lavoro di squadra che ha coinvolto l’area internazionale e quella didattica, del diritto allo studio, incluso anche il Centro Residenziale, l’area ICT (Information and Communication Technology) e non ultima l’area della comunicazione e marketing, ognuna con i propri delegati e personale tecnico-amministrativo».

«Sono sempre stato convinto  – ha detto ancora il prof. Fortino – che innalzare il livello di internazionalizzazione del nostro Ateneo avrebbe significato la proiezione dell’Università della Calabria al centro dell’offerta formativa internazionale; mentre per quanto riguarda la ricerca scientifica la nostra Università è già centrale nell’ecosistema della ricerca internazionale e questo alimenterà i nostri contesti locali calabresi con nuove esperienze, nuove culture, nuove visioni, nuovi sapori. Sapendo accogliere questi studenti internazionali che arriveranno da 120 paesi del mondo si può solo crescere insieme, mondo universitario e società del territorio circostante e non solo, in quanto si creeranno nuove motivazioni  innalzando il livello internazionale del nostro territorio tutto».

In sostanza questo risultato ci dice due cose molto importanti su cui costruire il nostro futuro. L’Università della Calabria deve crescere nelle su strutture didattiche, scientifiche, di accoglienza residenziale e servizi di intrattenimento portandola alle dimensioni del progetto Gregotti/Marteson scaturito dal concorso internazionale governato dal Rettore, Beniamino Andreatta. In secondo luogo gli enti locali cittadini che circondano l’area dell’Università della Calabria debbono saper concretizzare il progetto di realizzazione della grande unica città dell’area metropolitana nella Media Valle del Crati. Èsu questo che ci si misura concretamente utilizzando tutti i canali possibili nazionali ed europei. (fba)