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La Guarimba

Domani si chiude La Guarimba Film Festival

Si chiude domani, al Parco La Grotta di Amantea, l’ottava edizione de La Guarimba International Film Festival, ideato da Giulio Vita Sara Fratini.

Un’edizione quella di quest’anno, che è stata resa possibile grazie all’impegno e alla passione degli organizzatori che, fin da subito, hanno rifiutato l’idea di un festival online, in quanto «un festival online non è un festival. È una esperienza diversa che può essere sicuramente piacevole, ma non è un festival. Soprattutto non è La Guarimba, perché noi siamo, prima di ogni cosa, una comunità. Una tribù di scimmie che amano il cinema e ogni anno si ritrovano ad Amantea», e che «sta registrando non solo numeri da record, ma anche una partecipazione attiva e sentita della cittadinanza e del pubblico calabrese proveniente da tutta la regione».

«Si è creata una bellissima comunità – ha commentato Giulio Vita –. Tutto questo è frutto dei guarimberos e dei volontari che ci hanno aiutato moltissimo per rendere speciale questa edizione. Anche gli spettatori stanno facendo la loro parte, rispettando le regole e aiutandoci a mantenere pulito il bellissimo parco che grazie alla Guarimba oggi è stato restituito alla città. Questo festival è una battaglia di civiltà, la dimostrazione che in Calabria tutto è possibile».

Nella serata di ieri, il cantautore cosentino Brunori Sas, ospite della serata, si è congratulato con la battaglia di civiltà che La Guarimba sta portando avanti, e ha ribadito che «dobbiamo  assolutamente cercare di non perdere l’idea dell’aggregazione».

brunori sas

«La cosa più pericolosa che si sta insinuando, a parte ovviamente il pericolo della salute, è l’idea che possiamo fare tutto rimanendo chiusi in casa, separati gli uni dagli altri. Questa cosa noi la dobbiamo assolutamente combattere, e sono sicuro che il pubblico de La Guarimba e le persone che organizzano questa cosa nutrano lo stesso sentimento. Sono qui per sostenere La Guarimba perché voglio sostenere le cose belle della Calabria, perché sono convinto che qui ci sia un’umanità che vuole andare in questa direzione».

La giornata di domani, infatti, sarà dedicata alla premiazione e alle sezioni fuori concorso. Attesissimi i corti in anteprima mondiale come Delivered di Law Chen che racconta la storia di migliaia di lavoratori invisibili (i riders) che ogni giorno hanno messo a rischio la propria salute in prima linea per consegnare cibo ai newyorkesi in auto-quarantena e We are George Floyd di Julian Micheaux Marshall, un film sulla travolgente risposta della città di New York all’uccisione di Floyd, entrambi in programma per la sezione curata da Sam Morrill, Americania.

Il 12 sarà anche la serata dedicata a MigrArti, sezione dedicata agli italiani di seconda generazione che verrà presentata dall’ideatore del progetto Paolo Masini e a Karmala, denso programma a cura di Keba Danso che vuole dare visibilità al cinema dell’Africa Sub-Sahariana, quest’anno dedicato a Djibril Diop Mambéty, il grande regista, compositore e attore senegalese. (rrm)