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È nata la rete #Raccontiamolaviolenza

È nata la rete #Raccontiamolaviolenza

Lo scorso 25 marzo, in Calabria, è nata la rete #racCONTIAMOlaviolenza per la costruzione di una società più giusta e rispettosa, per diffondere la cultura della non violenza.

Della rete fanno parte: Assessorato Pari opportunità del Comune di Rende; la Consulta sulle Pari opportunità del Comune Rende; la consigliera Pari opportunità della Provincia di Cosenza; la consigliera di parità della Città metropolitana di Reggio Calabria; il Centro Women’s Studies “Milly Villa”; il Cav di Cosenza “R. Lanzino”; Nate a Sud; www_lacalabriavistadalledonne; Cav Attivamente coinvolte; Ciranda Brasileira; Primavera della Calabria; Non una di meno; Cadic; Cav Mondorosa; Movimento Marielle; Donne e diritti San Giovanni in Fiore; Mammachemamme; Rete 25 novembre e oltre; associazione Riforma Rivocati APS; Associazione culturale Prometeo

Il movimento, costituito da numerose realtà tra Associazioni, Enti e Istituzioni storicamente impegnate sul territorio regionale e nazionale per il riconoscimento dei diritti di tutti, nasce da una riflessione condivisa e da un confronto consapevole sui danni della disinformazione e diffusione di una cultura fuorviante, negazionista, patriarcale e violenta che sta prendendo piede sul nostro territorio, incentrata su un’analisi superficiale, che non tiene conto della complessità del fenomeno della violenza di genere e di ogni altra discriminazione agita dal patriarcato.

«Ravvisiamo la necessità – si legge in una nota – di ribadire l’importanza di interventi corretti e rispettosi dei diritti delle persone che subiscono violenza attraverso una lettura storica, culturale e scientifica che non banalizzi il danno e le conseguenze della discriminazione di genere e valorizzi gli interventi riconosciuti dalle convenzioni internazionali e dalle leggi esistenti nello Stato italiano».

«L’obiettivo della costituenda rete è – conclude la nota – prendere le distanze da tali interventi, denunciare pubblicamente la pericolosità della disinformazione, diffondere dati e informazioni corretti e supportati da fonti scientifiche, difendere la cultura e i diritti di tutte e di tutti dall’arretramento culturale». (rrm)