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Gioacchino Criaco incontra i Mattanza per firmare l’inno dei popoli a sud

“Siamo Oriente”, inno e manifesto dei popoli a sud, è il felice incontro artistico tra Gioacchino Criaco e Mattanza: parole, musica e voci che hanno l’intensità del respiro mediterraneo. Le pagine dense di suggestioni e poesia con cui Gioacchino Criaco apre “Il custode delle parole”, romanzo di grande successo che appassiona stuoli di lettori, sono state ispirazione per un testo, firmato dallo scrittore e messo in musica dai Mattanza, in un connubio di creatività e talento.

«Ci sono incontri che non sono intrecci nuovi ma ritorni. Come riavvolgersi, rimettere piede nei propri gusci. Accovacciarsi su un angolo di mondo qualunque e farne vigna. E scoprirsi in tanti a sorridere allo stesso modo, a lottare per quella zolla, chini sui disastri. Questo è incontrare Gioacchino Criaco, custode di quelle parole che ispirano e muovono le cose. A lui dobbiamo questo inno alla fratellanza, quella che non si vende al miglior offerente, quella che non si piega alla fragilità. “Siamo Oriente” non è un modo di dire, è sapere che siamo tutta quell’acqua che parte dalle sponde sorelle per tornare a casa» scrivono sui social i Mattanza, annunciando l’uscita del brano e del video, curato da Claudio Martino, insieme a Giuseppe Condemi.

«È l’inno di un sud sicuramente diverso. Una prospettiva nuova per chi non crede più alle corse sfrenate dell’Occidente, alle competizioni su tutto, alle gare, ai raffronti. È l’inno per chi non la vuole una vita sotto pressione, senza espressioni che non siano vittorie individuali. Un mondo più leggero, profumato. Il respiro infinito di un Oriente che abbiamo dentro» dice Gioacchino Criaco.

(Qui il link al videoclip https://www.youtube.com/watch?v=pSasmFdp0ug)

“Siamo Oriente”: testo Gioacchino Criaco, musica e voce Mario Lo Cascio, voce Rosamaria Scopelliti, mix e mastering realizzati da Tommaso Luzzi (Rokovoko Studio – Milano) per le edizioni Rokovoko Milano.

Al video, girato a Palizzi, Brancaleone e Pentedattilo, hanno partecipato, oltre allo stesso Criaco e ai musicisti, Nicola Tripodi (Arghillà) e Valentina Tripodi. (rrc)