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Aeroporto di Crotone

I 5 stelle calabresi: Basta discriminare l’Aeroporto di Crotone

«Basta discriminare lo scalo pitagorico. Merita lo stesso trattamento degli altri aeroporti calabresi». È quanto hanno dichiarato i consiglieri pentastellati Francesco Afflitto e Davide Tavernise con il supporto e la condivisione della deputata uscente Maria Elisabetta Barbuto e la confermata deputata Vittoria Baldino.

Proprio a proposito dello scalo pitagorico, i pentastellati hanno depositato in Consiglio regionale una interrogazione in cui è stato chiesto «quali sono  le ragioni per le quali all’aeroporto di Crotone vengono sempre destinate somme inferiori rispetto agli altri scali calabresi, nonostante le sue potenzialità e la necessità di utilizzare l’infrastruttura per togliere dall’isolamento l’intera fascia jonica calabrese? Quali iniziative urgenti e necessarie, intende assumere la Regione per attivare il sistema ILS e perché non è stato inserito nelle opere da realizzare? Quali motivi impediscono alla Regione Calabria di stanziare per l’aeroporto di Crotone, così come fatto per quello di Reggio Calabria, ulteriori somme per sostenerne i voli? Quale lo stato della conferenza dei servizi per l’imposizione degli oneri di servizio pubblico per il volo Crotone/Roma».

«Sin dall’inizio la Sacal ha manifestato scarso interesse per lo scalo crotonese – hanno detto Afflitto, Tavernise, Barbuto e Baldino –  nonostante lo stesso abbia fatto registrare numeri sempre in crescita e malgrado i pochi voli operati, che pur presentano una media di passeggeri e coefficienti di riempimento per aeromobile superiori agli altri scali. I dati fanno emergere in maniera inoppugnabile che l’aeroporto di Crotone, con meno di un terzo dei movimenti rispetto a quelli di Reggio Calabria, ha avuto un numero di passeggeri pressoché identico. La presentazione del Cis “Volare”, con le decise esigue minori risorse, destinate a Crotone, rispetto agli altri scali calabresi, è solo la riprova dello scarso interesse».

«I 20 milioni di euro del Cis, destinati alla realizzazione della base aerea della protezione civile, nulla hanno a che vedere con lo sviluppo del traffico passeggeri dello scalo – hanno proseguito i pentastellati. Le opere che dovrebbero portare ad una svolta epocale dell’aeroporto di Crotone, in realtà, sono già state annunciate più volte nel corso degli ultimi anni e riguardano prevalentemente interventi di messa in sicurezza del sedime aeroportuale, ne manca il collaudo però, e l’attivazione del sistema ILS, già installato da diversi anni. A Tal proposito nel mese di marzo il Tar Calabria ha accertato però l’illegittima occupazione d’urgenza dei suoli, dove sono state installate parte delle apparecchiature, condannando tra l’altro alla restituzione del bene e ripristino dello stato dei luoghi».

«La Regione Calabria – hanno detto ancora – detiene, poi, l’intero capitale sociale di Sacal e nel mese di settembre ha confermato l’impegno per 13 milioni di euro finalizzati a finanziare gli oneri di servizio dall’aeroporto di Reggio Calabria. Non ha fatto altrettanto però per lo scalo crotonese, l’unica infrastruttura al momento efficiente per togliere dall’isolamento l’intera fascia jonica calabrese ed il suo entroterra, attesa la mancanza di collegamenti alternativi adeguati. Al momento la fascia ionica è infatti alle prese ancora con una linea ferroviaria, non elettrificata, ad unico binario e una statale 106 ad unica carreggiata e un altissimo tasso di incidentalità. A poco serve l’annunciata tratta Crotone/Treviso operata da Ryanair lontana, in realtà, dalle necessità dei cittadini dell’intera fascia jonica».

«L’individuazione delle nuove rotte, da e per Crotone – hanno concluso – richiede una seria valutazione delle esigenze del territorio e il riconoscimento del diritto alla mobilità di tutti i cittadini calabresi che non faccia emergere differenza di trattamento». (rkr)