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Vaccino

I sindacati al commissario Longo e al presidente Spirlì: Qual è il piano di vaccinazione per i lavoratori delle strutture sanitarie pubbliche e private?

I segretari generali di Filcams Cgil CalabriaGiuseppe Valentino,  Fisascat Cisl CalabriaFortunato Lo Papa Uiltrasporti Uil CalabriaDomenico Lombardo, hanno chiesto, tramite una lettera, un incontro urgente al commissario ad acta, Guido Longo e al presidente f.f. della Regione Calabria, Nino Spirlì, per conoscere il piano di vaccinazione che riguarderà il personale impegnato nei servizi di pulizia, sanificazione, vigilanza e mense che opera presso le strutture sanitarie pubbliche e private.

«Tra le Categorie di lavoratori per i quali è prevista la vaccinazione – si legge nella lettera – è stata data priorità agli operatori sanitari e sociosanitari e ai residenti e al personale delle Residenze Sanitarie Assistenziali (Rsa) mentre, al momento, appaiono escluse le lavoratrici e lavoratori dei servizi in appalto di pulizie e sanificazione (oltre che la Vigilanza e le Mense) che operano nelle strutture sanitarie, sociosanitarie e nelle Rsa che, parimenti al personale diretto, sono ‘in prima linea’ fin dall’inizio dell’emergenza pandemica e, come loro, hanno un rischio elevato di essere esposti all’infezione Covid-19 e di trasmetterla a pazienti e persone vulnerabili in contesti sanitari e sociali».

«Durante tutto il drammatico periodo della pandemia – continua la lettera – vissuto sino ad ora, questi lavoratori sono stati troppo spesso dimenticati. C’è stata scarsa considerazione del valore del loro lavoro, per il quale non hanno avuto nessun riconoscimento economico e, nella prima fase della pandemia, in molte realtà, abbiano lavorato sprovvisti dei necessari strumenti di protezione individuale, eppure occorre ricordare ancora che queste lavoratrici e questi lavoratori operano con le medesime difficoltà ed i gravi rischi di tutto il restante personale sanitario».

«Con la presente – hanno concluso le organizzazioni sindacali – siamo pertanto a chiedere di includere i suddetti lavoratori nel Piano di vaccinazione prioritario. Lo chiediamo, anche, nella piena convinzione che vaccinare prioritariamente anche queste lavoratrici e lavoratori, al pari del personale sanitario, aiuterà certamente a mantenere la resilienza del servizio sanitario stesso». (rcz)