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I sindaci dell'Alto Jonio occupano pacificamente la sede Anas di Trebisacce

I sindaci dell’Alto Jonio occupano pacificamente la sede Anas di Trebisacce

Aollecitare una più pregnante soluzione e una più incisiva azione da parte di Anas nella gestione e definizione delle opere connesse alla costruzione del III Megalotto Sibari-Roseto e in particolare la definizione delle opere compensative. È questo l’obiettivo della pacifica occupazione svolta dai sindaci dell’Alto Jonio, Franco Mundo, sindaco di Trebisacce, Rosanna Mazzia, sindaco di Roseto Capo Spulico, accompagnata dall’assessore Giuseppe Nigro, Filomena di Palma, sindaco di Albidona accompagnata dal vicesindaco Salandria, Franco Bettarini, sindaco di Francavilla, il vicesindaco di Cerchiara di Calabria con delega ai lavori pubblici, Giuseppe Ramundo, e l’assessore ai lavori pubblici di Cassano allo Ionio Leonardo Sposato, nonché, in collegamento telefonico, il sindaco di Amendolara, Antonello Ciminelli e il sindaco di Villapiana, Paolo Montalti.

I dipendenti presenti hanno contattato immediatamente il Rup, Ing. Silvio Canalella e l’Ing. Biagio Marra dell’Anas, i quali telefonicamente, nel corso dell’occupazione, preso atto delle richieste dei sindaci e condividendone le ragioni, hanno garantito un immediato intervento presso i vertici Anas al fine di fissare quanto prima un incontro a Trebisacce con il presidente Anas Ing. Simonini per definire con concretezza tanto le opere compensative quanto la gestione dei cantieri che stanno sorgendo nei vari comuni.

«Abbiamo voluto porre in essere questo gesto forte – ha dichiarato il sindaco Franco Mundo – perché sta mancando tanto da parte di Anas, quanto da parte degli interlocutori del Governo centrale, il rispetto per i territori che si riscontra in risposte certe, inequivocabili, che tengano conto delle esigenze delle popolazioni che per prime godono e subiscono gli effetti della costruzioni del III Megalotto».

«Ai referenti Anas, Ing. Canalella e Ing. Marra – ha aggiunto – abbiamo chiesto di incontrarci nei nostri territori e non di essere convocati, come è avvenuto tante volte, a Roma, anche tenendo conto che gli innumerevoli incontri hanno sortito scarsi risultati. I Comuni interessati dai lavori del III Megalotto, noi sindaci, e tutti i cittadini che vivono questa nostra terra hanno bisogno di risposte, ne hanno bisogno ora, ne hanno bisogno subito. Se dovesse continuare a persistere l’apatia fattiva che abbiamo riscontrato finora ci riserviamo di continuare la nostra protesta, con ancora maggior forza e risolutezza».

Il sindaco di Roseto Capo Spulico, Mazzia, nel corso del contatto telefonico, ha evidenziato la necessità di un piano di cantierizzazione degli interventi e di definire concretamente le opere compensative.

Il deputato di Alternativa c’èFrancesco Sapia, ha dichiarato di essere vicino ai sindaci del territorio che stanno protestando in maniera pacifica, e ha chiesto che l’Anas «dia chiarezza e certezze sui lavori del III megalotto della Statale 106 ionica, ascoltando le richieste dei sindaci, dei comitati, dei cittadini e dei rappresentanti del popolo che da tempo chiedono conto a riguardo».

«Ritengo – ha aggiunto – che il sottosegretario alle Infrastrutture, Giancarlo Cancelleri, debba considerare queste iniziative di dissenso, che non sono peregrine né di facciata, e quindi farsi carico di assicurare precise risposte da parte dell’Anas, che non possono più essere rinviate».

«L’Alto Ionio cosentino – ha concluso Sapia – merita attenzione, trasparenza e la pronta realizzazione di questa fondamentale opera, che non può avere ulteriori ritardi».  (rcs)