Il consigliere regionale della Lega, Pietro Molinaro, ha evidenziato come «l’indennizzo sui danni da cinghiali del Parco della Sila è «una mera compensazione he penalizza gli agricoltori» e reso noto di aver scritto «ai vertici dell’Ente Parco e al Ministero dell’Ambiente».
«Il regolamento – ha chiarito – è molto penalizzante, perché non risarcisce il danno accertato e si riscontra inoltre un eccesso di potere in quanto “si fa obbligo agli agricoltori di approntare tutte le misure di protezione legalmente possibili ed eventualmente prescritte dall’Ente Parco, atte a proteggere le colture”.Oltre al danno la beffa! Con gli indennizzi previsti, osserva Molinaro, gli agricoltori e allevatori non vengono risarciti adeguatamente sia per i danni alla produzione in campo che per l’avvio della nuova semina. È di palmare evidenza che l’agricoltore non sarà in grado di portare avanti l’impresa con le conseguenze sul piano della produzione di cibo, perdita di lavoro e quote di mercato».
«Ritengo, che non può essere bastevole la giustificazione, “il numero delle richieste di indennizzo per danni da fauna sono cresciute in modo esponenziale nell’ultimo quadriennio”. Se è accaduto questo – ha concluso il consigliere regionale – evidentemente i danni ci sono stati e certamente non per responsabilità degli agricoltori. Alla luce di tutto ciò, ritengo che, coinvolgendo le rappresentanze degli agricoltori, vada cambiato il regolamento e trovate adeguate risorse a saldo dei danni già liquidati o in fase di liquidazione». (rrc)