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Borrello

Il Consorzio di Bonifica Ionio Catanzarese deposita azione giudiziaria contro A2a

Il Consorzio di Bonifica Ionio Catanzarese ha depositato, al Tribunale Civile, un’azione giudiziaria nei confronti della società A2a, in quanto «i diritti del Consorzio di Bonifica Ionio Catanzarese e di conseguenza quelli degli agricoltori sanciti dalla convenzione per i rilasci idrici da parte di A2A non vengono rispettati, nonostante la società tenti di affermare il contrario».

Lo ha reso noto Fabio Borrello, presidente del Consorzio, spiegando che si tratta di una «situazione  che rinfocola la “guerra dell’acqua” e che vede gli agricoltori ed il Consorzio in assetto di guerra poiché, è evidente che i volumi idrici non sono stati adeguati alle richieste del Consorzio e la situazione che si sta verificando nel mese di agosto, con temperature torride, persistente siccità e assenza di piogge sta accentuando le già notevoli difficoltà alle aziende agricole».

«La Convenzione – ha spiegato Borrello – prevede un rilascio di acqua, a valle del Centrale di Magisano di 280mila metri cubi medi giornalieri, drammaticamente e a suo insindacabile giudizio, A2A, ne rilascia meno di 1/3 del quantitativo (90mila  mc) e tra questi è compreso il rilascio per l’uso potabile».

«A nulla finora – ha commentato Borrello – sono valse le continue e ripetute sollecitazioni ad A2A per adeguare i volumi idrici e responsabilmente il Consorzio, come peraltro aveva annunciato, ha depositato formale istanza in via d’urgenza a norma dell’art. 700 del c.c. al Tribunale Civile di Catanzaro per chiedere il rispetto della Convenzione e l’immediato adeguamento dei rilasci. Sarà adesso quindi un giudice a pronunciarsi».

«Ci sono – ha ribadito – conseguenze economico-sociali e il futuro e la gestione delle risorse idriche è argomento di grande attualità e quindi non possiamo che mettere in atto, a beneficio degli agricoltori, tutte le iniziative possibili, per ottenere “ad ogni costo” quello che legittimamente spetta agli agricoltori, perché non è accettabile che per mero profitto, si penalizzino risorse vitali come il cibo e l’ambiente».

«Di tutto questo – ha concluso Borrello – costantemente è stata informata la Regione Calabria che deve vigilare sul rispetto della Convenzione». (rcz)