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Filippo Mancuso

Il Presidente Mancuso: sensibilizzare su oncologia e prevenzione

Le Istituzioni, a incominciare dal Consiglio regionale, hanno il dovere di sostenere ogni evento che promuova la consapevolezza delle persone nei confronti di questo male che ogni anno colpisce una percentuale consistente della popolazione». È quanto ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, intervenendo all’iniziativa “Amati Sempre” su oncologia, prevenzione e ricerca.

«I dati purtroppo sono allarmanti – ha evidenziato –.  Nel mondo ogni anno 10 milioni di persone muoiono a causa di malattie oncologiche. Se poi consideriamo che più della metà della popolazione mondiale non ha accesso a cure adeguate e screening preventivi, ci rendiamo conto che le si tratta di stime in difetto».

«È necessario promuovere con determinazione la ricerca – ha sottolineato – indispensabile per arginare l’aumento dei casi, che è l’azione più incisiva da mettere in campo, assieme alla fondamentale attività di prevenzione».

«Gli interventi per restituire efficienza al sistema che il Commissario per la sanità e presidente della Giunta on. Occhiuto insieme al Consiglio regionale – ha proseguito – stanno introducendo, incominciano a dare i primi significativi frutti, ma è chiaro che si avrà bisogno del tempo necessario e di scelte ancora più coraggiose per fare della Calabria, soprattutto nella sanità, una regione normale».

«La sfida lanciata con il progetto Azienda Zero, nonostante la complessità e le difficoltà – ha spiegato – la Regione intende vincerla».

«Mentre con la nascita – ha detto ancora – dopo vent’anni di tentativi, dell’unica Azienda Ospedaliero-Universitaria intitolata al premio nobel per la medicina Dulbecco, si stanno facendo importanti passi avanti. La Calabria abbonda di eccellenti professionisti, ma necessita di infrastrutture sanitarie adeguate, del miglioramento dell’assistenza, a partire dal servizio di prossimità, e soprattutto ha bisogno di colmare in fretta le lacune negli organici sanitari».

«I calabresi meritano di ricevere cure e assistenza al pari degli altri cittadini – ha concluso – questo non può che valere anche per le delicate diagnosi e terapie oncologiche». (rrc)