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Poeta

Il reggino Stefano Poeta confermato presidente della Cassa Pluricategoriale Epap

Il reggino e dottore agronomo Stefano Poeta è stato riconfermato, all’unanimità, presidente dell’Ente di Previdenza ed Assistenza Pluricategoriale (Epap), che guiderà l’Ente per i prossimi 5 anni.

Insieme a Poeta, eletti Francesco Russo (vicepresidente), Walter Borghi, geologo, e Daria Altobelli, attuaria, e riconfermati Alberto Bergianti, dottore agronomo e Claudio Torrisi, chimico.

Questa elezione, tra le altre cose, rappresenta un fatto eccezionale: è la prima volta che il Cda elegge, all’unanimità, i suoi vertici.

«Ringrazio i colleghi che, nelle recenti elezioni – ha dichiarato il presidente Poeta – hanno dimostrato una grande fiducia sulla nostra squadra con un consenso prossimo al 70%. Ringrazio il Cda che, riconfermandomi quale presidente, si è impegnato a realizzare un programma molto ampio e determinato che si sostanzia in una politica previdenziale e assistenziale volta a sostenere e accrescere i redditi dei nostri professionisti; in una attenzione particolare nei confronti dei colleghi in difficoltà; in una attenta cura degli investimenti che rappresentano l’unica fonte di redditività dell’Ente in grado di sostenere le prestazioni obbligatorie; nel completamento della stagione riformista nonché nel potenziamento dei servizi agli iscritti e della comunicazione».

«L’oggettiva positiva conclusione della consiliatura 2015-2020 – ha aggiunto – con un bilancio eccezionale ed uno straordinario paniere di risultati accompagnati da un’efficiente gestione del periodo emergenziale anche grazie all’abnegazione dei dipendenti Epap, ha trovato riscontri nell’alta affluenza alle urne (47,6%) e nel conseguente risultato elettorale. I contenuti programmatici, elaborati ed espressi in campagna elettorale, rappresentano i valori assoluti ed imprescindibili su cui è stato conferito il mandato agli amministratori per il quinquennio 2020-2025. Per questo sono stati ribaditi e formalizzati nell’intervento di insediamento, conferendo alla elezione del Presidente un preciso mandato su obiettivi da raggiungere e su valori e ideali che guideranno il governo dell’Ente, quali libertà, indipendenza, progettualità, condivisione, inclusione ed equità».

«Nel prossimo quinquennio – ha proseguito il presidente Poeta – sarà necessario dare concreta applicazione agli strumenti predisposti nella passata consiliatura, oggi al vaglio dei Ministeri. Le grandi sfide ed i principali obiettivi politici saranno le nuove frontiere del welfare attivo e lo sviluppo di una previdenza flessibile, adattabile alle variegate e variabili esigenze dei professionisti. La riforma statutaria approvata dagli organi dopo un biennio di lavoro, licenziata con Decreto Interministeriale nel dicembre 2019, rende possibile, grazie alla modifica dell’Art. 3 dello Statuto, l’intervento dell’Epap a sostegno delle professioni, dei giovani e dell’accesso al credito, consentendo di impostare una futura politica di welfare attivo, prima non possibile».

«Una previdenza che, oltre alle pensioni ed all’assistenza del bisogno – ha concluso il presidente della Cassa Pluricategoriale Epap – programmi interventi a supporto del lavoro. Un welfare attivo che attraverso progetti sostenibili e non illusori dia sostegno tangibile all’attività professionale e quindi al reddito dei professionisti. Senza Reddito non si costruisce un’adeguata previdenza/pensione». (rrm)