;
Vincenzo Voce

Il sindaco Voce scrive a Occhiuto: Si autorizzino le strutture private ad accogliere pazienti covid

Il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, ha scritto al commissario ad acta Roberto Occhiuto, chiedendo che le strutture private accreditate del territorio possano essere autorizzate ad ospitare, in caso di necessità, persone affette da Covid.

Nella nota, indirizzata inoltre al dirigente generale del Dipartimento Tutela della Salute della Regione, al commissario straordinario dell’Asp di Crotone e al prefetto di Crotone, il sindaco motiva la richiesta sulla scorta della esponenziale crescita dei contagi a livello locale, rilevando che, allo stato il nosocomio cittadino, unica struttura sanitaria pubblica ricadente nell’ambito territoriale dell’ASP di Crotone dedicato alla patologia da Covid – 19, nonostante l’immane ed incessante contributo dato dagli operatori sanitari e dell’azienda sanitaria tutta, sia a rischio saturazione
«In tale condizione generale – si legge nella nota del sindaco – l’ambito territoriale afferente l’Asp di Crotone, accorpando un territorio ampio e popoloso, risulta sprovvisto di ulteriori strutture pubbliche capaci e recettive per la gestione della emergenza Covid. Pare, pertanto, indefettibile la necessità di prevedere interventi che consentano un ampliamento dei posti letto dedicati ai malati Covid con annesso supporto di personale medico sanitario».
«Pertanto – continua la nota – acclarato che alcune strutture sanitarie private accreditate presenti sul territorio hanno fornito la disponibilità ad offrire il servizio richiesto ed imposto dalle incontestabili esigenze, si chiede di porre in essere tutto quanto di loro competenza affinché vengano poste le condizioni necessarie all’utilizzo diretto di dette strutture».
In particolare il sindaco evidenzia che le strutture sanitarie accreditate interpellate operanti in ambito provinciale hanno fornito le seguenti disponibilità: Casa di Cura “Marrelli Hospital” fornisce la disponibilità di un intero piano della struttura da destinare a pazienti Covid-19, con 13 stanze da adibire, 20 posti letto dotati di ossigeno, 10 caschi per respirazione forzata, dotati di di barella anti contaminamento e con 2 postazioni di sub intensiva per le emergenze.
Assicura la possibilità di dividere l’operatività ordinaria in quanto il piano possibile accedere da ascensore dedicato e la Casa di Cura “Romolo Hospital” fornisce disponibilità all’allestimento di un reparto Covid per un numero di 12 posti letto. i(rkr)