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italy muslim friendly

Internazionalizzazione, al via il progetto sperimentale ‘Italy Muslim Friendly’

Ha preso il via, in Calabria, il progetto sperimentale legato all’export e all’incoming turistico dal titolo Italy Muslim Friendly, che è stato presentato in Cittadella regionale dall’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo.

Presenti, anche, Associazioni agricole, dei Gruppi di azione locale (Gal) e dei consorzi agricoli calabresi, Bruno Calvetta, segretario generale delle Camere di commercio di Catanzaro e Vibo Valentia, e il docente Peppino De Rose, esperto di politiche europee e professore universitario in Impresa turistica e Mercati internazionali, che collabora al progetto.

“Italy Muslim Friendly” è un progetto di ricerca scientifica sull’Internazionalizzazione delle imprese calabresi nei mercati arabi-musulmani. Un percorso di collaborazione che prevede attività di studio e ricerca, formazione, tirocini per giovani laureati calabresi e affiancamento alle tante imprese calabresi che hanno la necessità di internazionalizzarsi e interagire con i mercati internazionali.

«Cominciamo a muovere i primi passi – ha dichiarato l’assessore Gallo – anche sulle azioni di internazionalizzazione. Ci siamo guardati attorno, dopo aver aver insistito molto sul mercato interno, per verificare le possibilità per i nostri prodotti, soprattutto quelli di qualità, di avere anche altri mercati di riferimento, come il Medio Oriente e tutti quei Paesi che sono in grande sviluppo».

«Per farlo – ha aggiunto – è necessario adeguarsi a protocolli specifici, talvolta rigidi. E lo faremo coinvolgendo i Gal, che conoscono i nostri territori e le nostre aziende. Insieme vogliamo condurre un percorso che possa portare crescita, sviluppo, ma soprattutto maggiori ricavi per le imprese calabresi».

«Lo scopo – ha spiegato De Rose – è quello di studiare e fare ricerca per le nostre imprese, sia quelle che si occupano di agroalimentare, sia quelle che si occupano di turismo. Bisogna avere un approccio diverso sul mercato internazionale, anche perché, prima della pandemia, l’incidenza della Calabria sull’export nazionale era solo dello 0,1%».

«Con questo progetto – ha concluso – ci proponiamo di aiutare le imprese nello studio dei mercati globali e di elevare le loro competenze, perché andare sui mercati esteri non può essere frutto di improvvisazione».

«Le Camere di commercio – ha detto Calvetta – hanno come mission di stare al fianco delle imprese, affinché possano crescere. E io sono qui per ribadire che gli enti camerali di Vibo e Catanzaro saranno al fianco di questo progetto di ricerca e formazione». (rcz)