;
L'OPINIONE / Claudio Aloisio: Nel Reggino il maggior numero di imprese a rischio

La Camera di Commercio di Reggio: Nel 1° semestre del 2022 cresciuto il numero delle imprese reggine

Il 1° semestre del 2022 è stato particolarmente positivo per il territorio della Città Metropolitana di Reggio Calabria: si sono registrate 1.285 nuove imprese e vi sono state 971 cessazioni di attività, con un saldo positivo pari a 314 unità. È quanto è emerso dai dati del Registro Imprese relativi al sistema imprenditoriale della Città Metropolitana di Reggio Calabria della Camera di Commercio di Reggio Calabria.

Al 30 giugno 2022 il sistema imprenditoriale della Città metropolitana di Reggio Calabria risulta pertanto costituito da 54.518 imprese (il 28,8% delle imprese regionali).

Continua il trend positivo delle imprese attive con una crescita media superiore ai livelli medi pre pandemici. 

Al 30 giugno 2022 il dato relativo al numero delle imprese attive, ossia quella quota-parte di imprese registrate che ha svolto un’effettiva attività produttiva per almeno sei mesi nel corso dell’anno, è pari a 46.225 (+1,1% rispetto allo stesso semestre del 2021).

Non si arresta il processo di ispessimento del sistema produttivo reggino ormai in atto da diversi anni. 

Le imprese individuali continuano a rappresentare la componente d’impresa più numerosa (36.072 unità, pari al 66,9% delle imprese presenti all’anagrafe camerale); il loro numero è leggermente aumentato rispetto al I semestre dell’anno precedente (+1,1%). 

Si evidenzia un ulteriore aumento delle società di capitali (il 19,1% del totale) che crescono rispetto al I semestre del 2021 del +5,0%.

Più del 60,0% delle attività imprenditoriali è concentrata in tre soli settori: il commercio (18.624; il 34,1% dello stock complessivo), l’agricoltura (8.651 imprese; il 15,8%) e le costruzioni (5.943; l’10,9%). 

Rispetto al I semestre 2021, si evidenzia una contrazione del settore terziario e delle attività manifatturiere. In crescita il resto delle attività produttive della provincia.

Continua la crescita delle imprese guidate da giovani under 35 e femminili, sostanzialmente stazionarie quelle straniere.  

Nel I semestre 2022 le imprese femminili sono 13.087 (il 24,0% del totale), in crescita di 58 unità. Le imprese giovanili (il 10,8% delle imprese totali) hanno fatto registrare un saldo anagrafico anche in questo caso positivo, pari a 254 unità, pur in presenza di un calo complessivo del -5,8% rispetto al I semestre dell’anno precedente. 

Le imprese straniere, invece, rappresentano il 9,2% delle imprese camerali, in crescita di sole 10 unità rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

«I dati sul sistema imprenditoriale nel I semestre 2022 ci restituiscono la fotografia di un tessuto produttivo che è stato in grado di resistere e di rispondere con dinamismo alle difficoltà imposte dalla crisi pandemica – ha dichiarato il Presidente della Camera, Antonino Tramontana –. Nutrivamo un certo timore soprattutto per le imprese giovanili, meno attrezzate dal punto di vista strutturale e della capacità finanziaria per fronteggiare l’emergenza, ma il loro trend positivo, così come quello delle imprese femminili, conferma che il percorso di sviluppo socioeconomico del territorio è sempre più legato a fattori strategici quali innovazione e digitalizzazione che, assieme alla  sostenibilità e alla qualificazione delle competenze e del capitale umano danno valore e accrescono la competitività di tutto il sistema produttivo»  (rrc)