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La proposta di Giuseppe Nucera: Recuperare e valorizzare le zone abbandonate dei borghi

Recupero delle zone abbandonate dei borghi calabresi. Questi locali possono essere acquisiti dal patrimonio pubblico e dopo una ristrutturazione ceduti in comodato d’uso a chi vuole venire a vivere in Calabria. È questa l’idea avanzata da Giuseppe Nucera, presidente del movimento La Calabria che vogliamo, che ha parlato anche di «non solo di delocalizzazione e creazione di nuove imprese ma anche lavoro agile per chi ha già un lavoro al nord o all’estero. Allo stesso tempo, al centro del progetto vi è l’idea di far diventare i borghi calabresi una sorta di hub’ su un tema specifico: agricoltura, turismo, tecnologia, big data e altro».

«Si tratta – ha spiegato – di un progetto di fondamentale importanza, che assicurerebbe effetti positivi concreti sull’economia, creando un circuito virtuoso. È questo il momento per cogliere al volo un’occasione che non ritornerà. La fase storica che stiamo attraversando offre la possibilità di rilanciarsi dopo la pandemia ma serve il coraggio di compiere scelte forti. Per questo motivo l’invito che rivolgo alla Regione Calabria è quello di canalizzare risorse importanti nella prossima programmazione Por, soltanto così una simile idea potrà essere realizzata. Altrimenti rimarrà solo un valido progetto rimasto su carta e inutilizzabile a causa della scarsa consistenza dei finanziamenti ad esso dedicati».

Alle richieste di Nucera ha risposto l’Assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo. «Credo che quella del movimento ‘La Calabria che vogliamo’ sia un’idea interessante e percorribile. Altre regioni come Toscana e Puglia hanno realizzato qualcosa di simile, è un percorso valido che può intrecciarsi con l’enogastronomia e il meraviglioso clima della nostra terra. La Regione Calabria inserirà risorse cospicue per il recupero dei borghi, facendo scelte precise e valorizzando chi vuole seguire questa strada».

«Ripopolare e trasformare i nostri borghi – ha concluso Nucera – un’idea semplice ma rivoluzionaria allo stesso tempo.Crediamo fortemente nelle potenzialità di questo progetto, capace di cambiare il volto e indirizzare positivamente il percorso di sviluppo e rilancio della nostra terra». (rcz)