;
La sanità calabresi in un film

La sanità calabrese in un film

di FILIPPO VELTRIIl 5 dicembre anteprima nazionale a Reggio Calabria e il 6 a Rossano c’è un film sulla sanità calabrese, un documentario – C’era una volta in Italia di Federico Greco e Mirko Melchiorre – che indaga le cause e i riflessi dell’austerity in Europa scegliendo come situazione simbolica lo stato della sanità in Calabria. Il docufilm è l’ideale secondo capitolo di “Piigs”, scritto e diretto nel 2017 dai due registi romani.

In questo nuovo documentario si racconta la storia della occupazione in piena pandemia contro la chiusura dell’ospedale di Cariati, svelando le conseguenze del lungo piano di rientro calabrese ai danni dei cittadini e il loro diritto alla salute.

Ma il docufilm è un’autentica miniera di clamorose scoperte: tra i personaggi che appaiono nel film ci sono infatti Santo Gioffré – che conosciamo tutti – e addirittura Ken Loach, il grande regista inglese, vincitore di premi mondiali per i sui meravigliosi film. Che cosa lega i due e’ presto detto: la comune matrice anticapitalista. 

L’incontro con Santo Gioffré è avvenuto grazie ai ragazzi dell’associazione Le Lampare di Cariati. Con lui si e’ parlato di grandi imbrogli e della corruzione e con Loach c’è anche il compianto Gino Strada, che fa parte del cast del documentario ed è citato in una provocazione dell’ex commissario dell’Asp reggina. Gioffré infatti aveva proposto un paio d’anni fa di affidare in via d’urgenza la sanità calabrese ad Emergency, ricordando la disponibilità dello stesso Strada durante il Covid. Candidatura che però non ando’ poi a buon fine.

Tra i personaggi di “C’era una volta in Italia”, narrato dalla voce dell’attore cosentino Peppino Mazzotta, figurano altri pezzi da 90: Vittorio Agnoletto, Jean Ziegler e, per ultimo ma non ultimo, Roger Waters, ex Pink Floyd e testimonial della lotta dei ragazzi delle Lampare.

«Il nostro è un film indipendente, realizzato in totale libertà creativa e politica – dice Federico Greco – abbiamo descritto senza nessuna censura e in modo imparziale la realtà di Cariati e dell’ospedale, che è una cartina al tornasole di quello che sta producendo il sistema di austerity europea». (fv)