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Processione della Naca a Catanzaro

La Settimana Santa in Calabria, gli eventi tradizionali del Sabato di Pasqua

Sono tantissime, in Calabria, le celebrazioni organizzate in occasione della Settimana Santa. Ecco i principali appuntamenti del Sabato Santo:

Catanzaro, tutto pronto per la processione Naca, che partirà alle 18.30 dalla Basilica dell’Immacolata, per percorrere, poi, tutto il centro storico. Ad accompagnare la processione, la Banda Musicale “Città di Catanzaro”;

Girifalco (CZ),  si potrà assistere, nel Centro Storico, alla tradizionale Cunfrunta. Si tratta dell’incontro tra le statue dei Santi: quella di Gesù risorto che, accompagnato da San Giovanni, incontra la Madonna in lutto al centro della Piazza San Rocco. L’evento trova il suo culmine con il volo delle colombe e la caduta, per terra, del velo nero della Madonna, che indica la fine del lutto e l’inizio della Pasqua;

Badolato (CZ), suggestiva la Cumprùnta, una processione organizzata dalle Confraternite del SS Rosario e di Santa Caterina d’Alessandria, che si snoda per tutto il centro storico e che culmina in Piazza Santa Barbara. Durante la processione vengono portate a spalla le statue di San Giovanni, della Madonna Addolorata e del Cristo Risorto.

A Laino Borgo (CS), si trasformerà ne La Giudaica, un evento che vede coinvolti oltre cento attori del luogo, e che propone, un modo puntuale, il Processo a Gesù a partire dall’Ultima Cena fino alla Crocifissione;

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Un momento de “La Giudaica” a Laino Borgo (CS)

Cassano allo Ionio (CS), la Processione delle Varette. Un rituale molto antico, nel corso del quale sfilano delle statue di cartapesta che rappresentano il mistero di Cristo legato alla colonna, coronato di spine, che prega nell’orto, deposto dalla croce, morto nella bara, asciugato dalla Veronica, Pilato, Giuda, la Maddalena, e i “disciplìni, incappucciati per voto, spesso scalzi che si battono con catene e corde, per penitenza;

Nei paesi Arberëshë, c’è la  La Vallja, una danza popolare che si esegue cantando un’antica canzone cadenzata. Il martedì di Pasqua, nei paesi di origine arbëreshë, gruppi di donne, vestiti con abiti tradizionali, si muovono a ritmo di questa danza, che è molto più che un ballo folkloristico, ma una vera e propria rivendicazione delle proprie origini, usi e costumi;

A Caulonia (RC), si celebrano il Caracolo, una suggestiva processione pasquale che si svolge dopo tanti giorni di preghiera intensa.

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La processione, dunque, è composta da due “gruppi”, le Confraternite, vestiti di saio bianco e incappucciati, con una corona di spine sul capo, si incontrano in una zona del paese, “U  Buveri”, dalla quale unitamente si dipartono per percorrere le principali vie di Caulonia, accompagnate da una folla mesta ed orante, a lume di fiaccole al vento.

La Processione, dunque, è una meditazione sulla Passione di Gesù, ed è arricchita da Statue che raffigurano gli ultimi momenti della vita terrena di Gesù;

Stilo (RC), da 400 anni si ripropone il rito della Passione di Cristo, organizzato dai Fratelli della Chiesa dell’Immacolata San Pietro. Cerimonie liturgiche si snodano lungo il centro storico, davanti ai sagrati, nelle Chiese o per le vie del paese;

Mesoraca (KR), subito prima della processione, la croce viene assegnata a un devoto, che la trasporterà per le vie del paese, soffermandosi davanti alle chiese per la visita ai sepolcri. Durante la processione del venerdì santo di Mesoraca vengono emessi dei suoni davvero particolari e suggestivi, riprodotti con degli strumenti musicali come la troccola, la trombetta e la raganella. (rrm)

(La foto di copertina della processione della “Naca” è dell’antropologo Sergio Straface, tratta dal suo blog www.sergiostraface.it)