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Al via la rassegna "Honoris Causa"

LAMEZIA – Al via la rassegna “Honoris Causa”

Questo pomeriggio, a Lamezia Terme, alle 16, nella Biblioteca Comunale, prende il via la rassegna Honoris Causa, progettata dall’assessorato alla cultura di Lamezia Terme e dal Sistema Bibliotecario Lametino in collaborazione con Andrea Torcasio.

Si tratta di un ciclo di incontri con i giovani del territorio che hanno concluso il loro percorso di studio di alta formazione (laurea, master, specializzazione, dottorato…) e hanno voglia di condividere con la città l’argomento della loro ricerca, in tutti i campi disciplinari.

In questo primo incontro a relazionare sulla sua tesi sarà l’architetta Alessia Gigliotti, che ha conseguito la laurea magistrale in Architettura per il Restauro e la Valorizzazione del Patrimonio presso il Politecnico di Torino con una tesi dal titolo: “L’architettura della chiesa abbaziale di Santa Maria di Corazzo: ricerca storica, rilievo ed analisi delle murature”.

Dialogherà con l’autrice il professor Antonio Macchione, ricercatore e docente di Storia Medievale presso l’Università della Calabria. Oggetto della ricerca è l’abbazia di Santa Maria di Corazzo, un manufatto che ancora oggi necessita di essere conosciuto in profondità. La ricerca è stata svolta non soltanto partendo dalle fonti scritte: di fondamentale importanza è stata l’analisi delle cosiddette fonti materiali: «Qualsiasi cosa ci parla infatti di sé attraverso i materiali, le forme, i colori, le tracce delle lavorazioni, i segni del degrado.I documenti possono raccontare di cose scomparse ma non sempre ci parlano di quelle che ancora esistono. Per esse non c’è migliore documento del monumento stesso, fonte diretta di ogni possibile conoscenza».

I risultati ottenuti dall’analisi della fonte materiale sono stati correlati con quanto già emerso durante la prima fase di consultazione di fonti scritte edite e di documenti inediti, fornendone un’interpretazione in questo studio.

L’obiettivo è quello di porre l’attenzione su un edificio che mostra su di sé i segni del passaggio dei secoli e delle successive trasformazioni; segni messi a rischio dalle ultime intenzioni progettuali fortemente invasive previste per il complesso. Solo un’approfondita conoscenza, insieme ad una certa sensibilità per la tutela di tutte le fasi del manufatto, possono consentire una sua valorizzazione nell’interesse dell’intera collettività.

Una copia della tesi sarà posta nel nuovo settore dedicato alle tesi di laurea, proposto dal presidente del consiglio comunale, l’avvocato Giancarlo Nicotera, che presenzierà all’incontro insieme a Maria Grandinetti, presidente della commissione consiliare cultura e pubblica Istruzione. (rcz)