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L'IC di Marina di Gioiosa Jonica al Salone del Libro di Torino con "A lezione di fiaba con l'autore"

L’IC di Marina di Gioiosa Jonica al Salone del Libro di Torino con “A lezione di fiaba con l’autore”

Il 23 maggio, alle 11.30, al Salone del Libro di Torino è in programma l’incontro A lezione di fiaba con l’autore, organizzato dal canale web Identity TV, dall’I.C. di Marina di Gioiosa Jonica-Mammola (RC) e dall’I.C. Nicolò Tommaseo di Torino.

Ospite dell’incontro lo scrittore, saggista e mitologo Paolo Battistel che riprendendo il suo ultimo libro La vera origine delle fiabe. Gli ultimi frammenti di un mondo perduto (Uno Editori) risponderà a tutte le domande sul meraviglioso mondo delle fiabe poste dai ragazzi di terza media dell’I.C. di Marina di Gioiosa Jonica-Mammola (RC). Modera l’incontro il docente e scrittore Pasquale Casile.

Il progetto ideato da Identity TV di Celestino Rossi, e portato avanti da un gemellaggio scolastico dei due istituti attraverso l’opera dei dirigenti scolastici Giuliana Fiasché e Lorenza Patriarca, vuole far incontrare studenti e studentesse con i migliori autori contemporanei nel comune intento di sperimentare il linguaggio televisivo come mezzo di apprendimento.

Saranno in questo caso i ragazzi della terza media dell’Istituto I.C. di Marina di Gioiosa Jonica-Mammola (RC) in trasferta culturale al Salone Internazionale del Libro di Torino, guidati e moderati dal prof. Pasquale Casile a fare a Paolo Battistel le domande più impensate e impensabili sul meraviglioso mondo delle fiabe, perché quando si parla di fiabe non si può che dare carta bianca alle nuove generazioni.

Le fiabe, che la società moderna ha rinchiuso a forza nella stanza dei bambini, sono molto più antiche di quello che possiamo lontanamente immaginare e nascondono un volto segreto: sono ciò che rimane di antichi miti precristiani diffusi in Europa durante l’antichità e il Medioevo. Queste narrazioni sopravvissute agli stessi popoli che le avevano generate vennero censurate ed epurate dalla cultura cristiana trasformandole in seguito in racconti per l’infanzia.

Paolo Battistel, studioso di miti e leggende, metterà in luce l’antico significato delle fiabe immerso in una mitologia ormai perduta ma ancora presente dietro il primo livello di lettura di questi racconti. Sopravvissute agli stessi popoli che le avevano generate, le fiabe vennero infatti censurate ed epurate dalla cultura borghese benpensante trasformandole in “semplici” racconti per l’infanzia. Le fiabe ci incantano perché ritroviamo in esse i frammenti della nostra stessa anima, frammenti che ritenevamo perduti e che si risvegliano appena iniziamo a leggere “C’era una volta…”. (rrm)