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L'OPINIONE / Emilio Errigo: Sento che la Calabria vincerà il male ingiusto

L’OPINIONE / Emilio Errigo: Sento che la Calabria vincerà il male ingiusto

di EMILIO ERRIGO – Quando si dice che il popolo calabrese ha la testa dura, credo proprio che sia vero.
In questi ultimi mesi ho trascorso un buon periodo di felicità in Calabria. Mare e sole in quantità infinita, buona compagnia e buon vivere, piatti tradizionali e ottimo vinello freddo in compagnia del pesce spada, ricciola e saraghi pizzuti ( sarago pizzuto , in arte , più noto tra i biologi marini, col nome di “diplodus puntazzo”.

Incontrare queste creature che se la godono liberi, tra profondità medie e le estese verdi praterie di posidonea, molto presenti  in Calabria, crea nel subacqueo una enorme curiosità. Inizialmente li osserva, poi ne segue le tecniche di attacco e difesa, qualche volta decide di selezionare le specie più consistenti, per trarne alimento. Se volessimo tracciare una sorta di parallelismo con gli umanoidi di Calabria, noteremmo la loro similitudine, nell’agire e reagire agli attacchi ingiustificati e posizionarsi sulle difensive, in attesa di sferrare il colpo di reni finale.

Non ripeterò cose che non siano gradevoli da leggere, ve lo prometto. Mi sono convinto, che la Calabria e quanti la abitano da quando sono nati, (denominati  prima Itali e poi Calabresi) vinceranno i mali ingiusti e  saranno capaci di diffondere  in ogni latitudine nord e sud dell’equatore, solo tanto bene, dimenticando tutto il male passato.
Il passato è un giorno che non tornerà!

Occorre pensare al 25 settembre 2022, il giorno dei Calabresi, il giorno dei vincenti, contro i perdenti, quest’ultimi sconosciuti individui, senza arte né parte, senza odio e inganni, in piena e democratica libertà di pensare e agire, per un futuro che sia veramente più giusto e pacifico in tutti i sensi. Senza pensare a quanti e chi, ha preso per i fondelli da alcuni secoli il Popolo di Calabria.

Ora siamo tutti grandi, battezzati, cresimati, molti sposati, padri e mamme di famiglia, plurivaccinati  contro ogni malattia, avversità e varianti di virus d’importazione. C’è chi si è arricchito, con i braccianti agricoli, chi con i pescatori, lavoratori a giornata sottopagati, sfruttati e umiliati, altri hanno pensato bene, a modo loro, di approfittare dei poveri sbandati e senza lavoro, trasformandoli in malavitosi al servizio del crimine.

Ora basta, Big  Ben ha detto stop! Chi ci crede ci crede, altrimenti fa lo stesso. Sarà così!

Il popolo calabrese, vuole riprendersi il mal tolto e respirare a polmoni pieni, l’aria pura  che gli è stata sottratta  con violenza e  far valere i diritti costituzionali che gli appartengono da quando è nato. Badate bene che non si sta mica scherzando. Sono convinto che il 25 settembre del 2022, la Calabria e i Calabresi, vinceranno contro i mali ingiusti e ingiustificati, che li hanno divorati, violentati, affamati,  assetati, annientati, annullati come se non fossero esseri viventi dotati di cuore, pensiero e ragione, sono stati sottomessi per secoli.

La continua prepotenza, la violenza, l’indifferenza, la rassegnazione, l’ignoranza, l’assuefazione e la mala vita organizzata, rappresentata  e  troppo, troppo erroneamente mitizzata, hanno disorientato questo Popolo meraviglioso.
È arrivato il tempo di affermare ovunque, in ogni casa, via o piazza, il valore inalienabile della Legalità, adoperarsi con determinazione per far percepire il profumo  della Giustizia,  cooperando fattivamente  per una pacifica convivenza tra i consociati, da Cosenza a Reggio Calabria, da Vibo, Catanzaro e Crotone.

Riscoprire vecchie e giovani amicizie, riabbracciare con forza e affetto,  gli anziani  e i giovani compagni di scuola, le Maestre d’Asilo, ricordarsi degli Insegnanti e Professori, delle Scuole Elementari, Medie e Superiori. Quanto sarebbe bello, rivedersi tutti, senza resistenze ideologiche, politiche  o barriere sociali, vivere quei tanto desiderati momenti di sana felicità e solidarietà tra Calabresi vicini e lontani.

La bilancia, simbolo di giustizia e del buon vivere civile, entro e non oltre il mese di settembre prossimo, penderà dalla parte dei giusti e degli afflitti, gratificando quanti si convinceranno che cambiare passo si può, basta solo volerlo.
Volli fortissimamente volli, nulla è difficile se si vuole raggiungere un fine nobile. Io credo in una Calabria migliore,  più giusta, civile, pensate che ne sono pure convinto.
Sogno?

Io in verità credo e mi sono oramai fermamente convinto, che ce la faremo a vincere e risorgere  tutti assieme, dimostrando a chi ci osserva con distacco e commiserazione, che  siamo più forti e onesti di prima!

[Il Generale Emilio Errigo è nato in Calabria]