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Un vigile del fuoco lotta contro le fiamme in Aspromonte

L’OPINIONE / La mia terra brucia fino alla prossima alluvione

di EMILIO ERRIGO – Sono le ore 03.00 della notte del giorno 11 agosto 2021, e non riesco proprio ne a dormire, men che meno far riposare la mia mente, nel mentre le immense bellezze della mia terra natia (la Calabria) bruciano a ritmo incalzante e devastante.
Seguo da molti anni per interessi professionali e culturali, tutta la rassegna stampa nazionale ed estera, che tratta del “diritto Internazionale all’ambiente e dell’ambiente”.
Sono docente titolare a contratto di “diritto Internazionale e del Mare” e “Management delle Attività Portuali”, presso l’Università della Tuscia- corso di laurea magistrale in economia circolare.
Su questo quotidiano online e nei periodici speciali settimanali, ho scritto ed espresso più volte anche con insistenza, le mie sintetiche opinioni. Piacciono o meno, sono e rimangono dei miei liberi pensieri personali, espressi nel profondo rispetto della nostra amata Costituzione.
Ora vi chiederete, stringi, dicci, raccontaci, cosa intendi ripetere che non hai già detto, ridetto e scritto su Calabria.Live?
Non ho detto e spiegato che la “previsione” dei disastri ambientali, viene fatta molto tempo prima della “prevenzione” e delle misure di “contrasto ai crimini ambientali e sociali”.
Chi d’iniziativa o su mandato altrui ben ricompensato economicamente, distrugge l’ambiente boschivo in Calabria o in ogni parte dell’Universo terrestre, non è un semplice criminale , ma un vero e proprio terrorista ambientale.
Non è da considerare altro!
Come tale dovrà essere nel più breve tempo necessario e urgente, individuato e bloccato, prima che altre stragi presenti e future si compiano in danno degli esseri viventi, umani e animali, compresi gli alberi a basso, medio e alto fusto.
La flora, fauna. aviofauna, non crescerà e si rigenererà in uno o due anni, occorreranno molti moltissi anni.
Alle prime intense piogge invernali, prepariamoci ai dissesti idrogeologici e frane di territorio montano, che scenderanno a valle con violenza distruttiva inaudita, alluvionando e invadendo di fango, vallate e pianure, compresi i centri abitati della Calabria.
Che disastro !
Quanta noia e indifferenza!
E l’Enciclica di Papa Francesco “Laudato Si” che fine ha fatto?
Qualcuno di voi lettori avrà ancora trovato il tempo per leggerla?
La Conferenza Episcopale Calabra, ha qualcosa da dire e può fare qualcosa di concreto oltre a consigliare i comportamenti deontologicamente corretti a cui si dovranno uniformare i politici eletti alle prossime elezioni che si terranno nella bruciante e morente Regione Calabria? (ee)

[Emilio Errigo è nato in Calabria, docente universitario e Generale in ausiliaria della Guardia di Finanza]