1° dicembre 2018 – Presentato – fuori concorso – ieri al Torino Film Festival il docufilm di Maria Tilli Sembravano applausi che racconta la storia di Marcello Fonte, il calabrese (di Melito Porto Salvo) protagonista del film di Matteo Garrone Dogman, palma d’oro a Cannes come miglior attore.
Il titolo prende in prestito le parole del reggino Fonte: «Da piccolo, quando ero a casa mia e pioveva sopra le lamiere, chiudevo gli occhi e mi sembrava di sentire gli applausi. E invece adesso lo riapro e quegli applausi siete voi».
Il film ritrae Marcello Fonte prima, durante e dopo le riprese del film di Garrone, la storia intima di un uomo semplice che in un brevissimo tempo si trova a vincere il premio come miglior attore al Festival di Cannes. Il film, prodotto da Archimede e Rai Cinema, è stato proiettato ieri, alla presenza della regista, Maria Tilli, dell’attore Marcello Fonte e del regista Matteo Garrone. La storia di un percorso umano e professionale emozionante: la vita oltre l’attore, la famiglia, le amicizie. I provini, l’esperienza sul set e poi il premio a Cannes, si intervallano a momenti intimi, trascorsi con la propria famiglia, con gli amici.
«Marcello è un uomo semplice, buono e bizzarro, sia nell’aspetto sia nella personalità – ha detto la regista, Maria Tilli – Calabrese di origine ma romano di adozione, vive alla giornata in una piccola stanza all’interno del Nuovo Cinema Palazzo, ma quando viene scelto da Matteo Garrone come protagonista del suo film, Dogman, si trova catapultato in un mondo frenetico e intenso. Inizia così un viaggio poetico e sorprendente, che gli cambierà la vita».
Marcello Fonte è la rivelazione del 2018. Ha appena compiuto 40 anni e la scorsa settimana ha appena finito di girare con Mimmo Calopresti il film Via dall’Aspromonte, tratto dal racconto di Pietro Criaco, sta girando anche con Francesca Archibugi (Vivere) e in questi giorni è uscito per Einaudi il suo libro autobiografico Notti stellate.
È un personaggio straordinario Marcello Fonte per la sua semplicità, il suo candore, la immediata simpatia in grado di suscitare in chiunque. Ha detto: «Hollywood? Ci sono stato, ho visitato anche le case delle star. Lì se non hai la carta di credito non sei nessuno. Ma non è quello che conta nella vita, La mia Ferrari ce l’ho dentro di me, sono io la mia Ferrari».
Grazie, Marcello. Nuovo orgoglio della Calabria. (rs)