Al via, domani, a Nardodipace, la prima edizione del Megalithos Festival, promosso dal Comune di Nardodipace e co-finanziato dal PAC Calabria 2014-2020 (azione 1, tipologia 1.3, annualità 2019) e realizzato con la collaborazione delle Associazioni “Stilaro Trekking”, “Casale” di Fabrizia e “Solo Sentieri”.
Il Megalithos Festival si propone di far conoscere dei luoghi suggestivi quali sono i due geositi nel Comune di Nardodipace, magari sollecitando curiosità e quindi un interessante dibattito sull’origine, antropica o naturale dei megaliti. Attraverso l’arte e la cultura valorizziamo e diffondiamo quello che merita di essere conosciuto.
Si parte, quindi, alle 12, nel geosito A, con l’apertura e la presentazione del festival, alla presenza dei rappresentanti dell’Amministrazione comunale di Nardodipace. Alle 13 si continua con la Sagra della Capra e, quindi, entra nel vivo dei momenti artistici e musicali.
Alle 15 sarà la volta di Ho rubato un filo di capelvenere, di e con Lindo Nudo, con Arianna Luci (violino) e Giuseppe Oliveto (percussioni). Si tratta di una nuova produzione della compagnia di Teatro “Rossimona”, ripresa di uno spettacolo del 2009, in cui la potente prosa di Leonida Rèpaci e l’intensità dei versi di Franco Costabile e Lorenzo Calogero costituiscono lo strumento per raccontare quel che di solenne, sofferto, antico e indomabile è nel paesaggio fisico e morale dei calabresi.
Alle 16 sarà la volta di Tre compari musicanti, Storie minime nella grande storia: briganti, borbonici, francesi. Di e con Paolo Apolito e Antonio Giordano (zampogna, chitarra battente)
Vittime della Storia, scarti della Modernizzazione e del Progresso: sono i contadini poveri del Sud a cavallo tra la fine del Settecento e gli inizi dell’Ottocento, quando si delinearono per loro nuove forme sociali di esclusione sociale, miseria economica e sociale, subalternità culturale che non cesseranno se non dopo la seconda guerra mondiale. Lasciando però strascichi e conseguenze che ancora pesano sulla realtà del Sud.
Nel monologo vengono seguite le grandi vicende di quell’epoca attraverso storie minime di anonimi contadini dei quali vi sono tracce documentarie liberamente elaborate. E, intorno a cui sono recuperati elementi di cultura contadina che vengono dalle ricerche sulle tradizioni popolari di Paolo Apolito con Annabella Rossi e Roberto De Simone, su musiche, canti, e feste dei contadini del Sud.
Il programma del primo finesettimana (17-18 luglio)
17 luglio – Geosito A
Ore 12 – Apertura e presentazione del festival dei megaliti. Saluto dell’Amministrazione Comunale
Ore 13 – Sagra della capra
Ore 15 – Ho rubato un filo di caplvenere. Di e con Lindo Nudo, con Arianna Luci (violino) e Giuseppe Oliveto (percussioni)
Ore 16 – Tre compari musicanti. Storie minime nella grande storia: briganti, borbonici, francesi. Di e con Paolo Apolito e Antonio Giordano (zampogna, chitarra battente)
18 luglio – Geosito B
Ore 16 – Antropologo a domicilio. Con Paolo Apolito
Ore 17 – La città delle pietre. A cura di Coop. Edizione Straordinaria- Scuola di teatro Enzo Corea
Ore 18 – Trekking tra le “Pietre Incastellate”
Ore 19 –(GeositoA) Lidenbrock concert for sax and voice. Di Alberto Laneve e Fabiana Dota