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Incendi nei boschi calabresi

Occhiuto: Attivate iniziative per contrastare gli incendi dolosi

Il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, ha reso noto che si sta occupando degli incendi di natura dolosa, mettendo in campo una serie di iniziative che prevedono l’uso di fototrappole e il coinvolgimento delle Associazioni di Protezione Civile e l’Arma dei Carabinieri.

«Ho previsto un sistema di premialità per le associazioni di Protezione Civile, ne metteremo in campo 80, per stare sul territorio e custodirlo – ha spiegato –. Saranno pagati non in ragione del numero degli spegnimenti, ma in base al minor numero degli incendi che si verificheranno. Stiamo cercando di adottare la stessa procedura per gli operai forestali».

«Abbiamo fatto, inoltre – ha spiegato – una convenzione con l’Arma, a cui va il mio ringraziamento perché avremo 5mila Carabinieri che vigileranno e presidieranno il territorio per impedire, per quanto possibile, che si appicchino degli incendi. Mi chiedo perché si debbano accendere i fuochi, distruggendo il capitale sociale e naturale della nostra Regione che è costituita in gran parte da foreste. Anche su questo, fanno bene i cittadini calabresi a protestare con le istituzioni quando non fanno il loro dovere, ma protestino anche contro gli incivili, gli stupidi che accendono i fuochi nei nostri boschi».

«E dicano a questi signori  – ha detto ancora – che quest’anno le pene saranno inasprite, perché è cambiata la legislazione nazionale, e sarà più difficile appiccare incendi in quanto metteremo fototrappole, avremo tantissime forze dell’ordine a presidiare il territorio e avremo droni che vigileranno dall’alto. Tutte risorse che dobbiamo spendere a causa di tanti incivili che appiccano gli incendi».

«In più, la Protezione Civile – ha rilevato – ci dice che quest’anno corriamo dei rischi superiori rispetto all’anno scorso perché siamo in presenza di una stagione molto secca. Io vorrei che i calabresi potessero svolgere un controllo sociale e giusto sulle istituzioni e quindi anche sulla Regione e i Comuni ma anche sui loro vicini di casa, su quelli che sono calabresi ma non capiscono che il modo migliore per costruire un futuro di sviluppo per la nostra Regione è di contribuire ciascuno per il proprio conto a dimostrare che la Calabria è appunto, per com’è, una regione straordinaria». (rcz)