Sabato 25 maggio, a Pazzano, alle 17.30, presso il Comune, il convegno dal titolo Le miniere di Pazzano – Nel passato e nei futuri sviluppi.
L’evento è stato organizzato dall’Amministrazione Comunale in occasione della XI Giornata Nazionale delle Miniere, promossa da Remi-Ispra-Snpa, Mise, Aipai, Anim, Assomineraria e G&T con il patrocinio del Consiglio Nazionale dei Geologi e di EuroGeoSurveys.
Dopo i saluti di Sandro Taverniti, sindaco di Pazzano, intervengono Danilo Franco, Bruno Furina e Fabio Demasi, esperti nel campo dell’archeologia industriale e del territorio. Conclude Maria Teresa Fragomeni, Assessore Regionale della Calabria.
Il Comune di Pazzano, infatti, insieme a Stilo e Bivongi, in passato, fu uno dei principali poli minerari della Calabria grazie ai suoi giacimenti di limonite, un minerale da cui si ricavava del ferro grezzo che, dopo essere stato raffinato e lavorato, diventava utensili utili in agricoltura e nell’artigianato.
L’attività estrattiva si protrasse fino al 1900 quando i Savoia rivolsero i loro interessi verso altre fonti più redditizie. Negli anni Cinquanta, dopo la seconda guerra mondiale, la Società Breda tentò di riavviare l’attività estrattiva,ma tutto si spense a seguito della nascita della Comunità Europea del carbone e dell’acciaio. (rrc)